Presentata una proposta di legge per semplificare il settore Ncc  

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AGI - "Garantire la libertà di movimento, prevista dalla Costituzione ma oggi negata dalla catastrofe del trasporto pubblico non di linea e da una legge vecchia di oltre trent'anni. Introdurre un principio rivoluzionario per l'Italia: è il cittadino a scegliere il mezzo di trasporto che preferisce, non lo Stato a limitarne l'accesso. Più concorrenza, più benefici per i consumatori, più occupazione regolare".

 

Sono alcuni dei criteri che ispirano la legge di iniziativa popolare che presentata oggi alla Camera dall'Associazione Articolo 16, nata dalla collaborazione tra i Radicali Italiani e MuoverSi' (la federazione che riunisce le principali associazioni NCC). La proposta introduce il concetto di "trasporto al pubblico", definito come il trasporto di persone da un luogo a un altro attraverso qualsiasi modalità disponibile, incluse le piattaforme digitali, e ribadisce la separazione con regole chiare tra servizio taxi e servizio NCC, semplificando la concessione di autorizzazioni regionali e puntando a garantire che l'enorme domanda di trasporto pubblico non di linea incontri un'offerta sicura e sufficiente. A presentare la proposta sono Mario Esposito, ordinario di Diritto costituzionale all'Università del Salento e presidente dell'Associazione Articolo 16; Andrea Giuricin, docente di Economia dei Trasporti in numerose università internazionali; Filippo Blengino, segretario dei Radicali Italiani; Andrea Romano, presidente di MuoverSi', e da numerosi altri rappresentanti di categorie e associazioni coinvolte. 

 

"La nostra proposta punta a sbloccare un quadro normativo vecchio di oltre trent'anni: la legge che regola taxi e Ncc è del 1992, quando non esistevano neanche gli sms.

Oggi è cambiato tutto", spiega Andrea Romano: "Nelle abitudini dei cittadini, nella tecnologia della mobilità, nel diritto ad avere per avere più mobilità condivisa, meno traffico e inquinamento, costi minori, più lavoro regolare per taxi e ncc. È anche per questo che oggi in Italia trovare un taxi è un'impresa disperata, con enormi danni al diritto di ognuno alla libera mobilità e alla stessa credibilità internazionale dell'Italia. Ma è anche una proposta rivolta al Governo e al Parlamento, a cui chiediamo di aprire finalmente un cantiere legislativo per riformare un settore chiave per le nostre città, per cittadini, turisti e imprese", conclude il presidente di MuoverSi Ncc.

 

 

"Noi siamo partiti mesi fa in questo percorso dall'urgenza che sentono centinaia di migliaia di cittadini di avere un servizio veramente garantito e che oggi è limitato da una categoria molto limitata dal punto di vista numerico ma molto rappresentata dal punto di vista politico", spiega il presidente di Più Europa e dei Radicali Italiani, Matteo Hallissey: "Questa è una proposta interessante perché non ideologica, non racconta una utopia lontana, ma cerca di trovare un equilibrio che metta al primo posto i cittadini, aprendo il settore e rendendolo più agevole. Una proposta che si pone l'obiettivo di raccogliere molte firme, prima online, poi anche sul territorio. Questa proposta può essere la bozza, il canovaccio di partenza per riformare la legge in maniera complessiva". 

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