AGI - Un'ovazione ha accolto sul palco di Atreju Alessia Vessicchio, chiamata a ritirare il premio alla carriera assegnato postumo al padre Peppe, storico direttore d’orchestra scomparso un mese fa. Un riconoscimento salutato dal pubblico con un lungo applauso, che ha trasformato il momento in un tributo affettuoso a uno dei musicisti più amati del Paese.
Sul palco, Alessia Vessicchio ha ricordato il padre con parole intense: "Prima di tutto grazie, grazie non come parola ma grazie davvero con tutta la sostanza che questa parola può avere. E' solo un mese che mio padre ci ha lasciato senza preavviso, nel senso che non pensavamo potesse accadere: non pensavamo perchè stava bene, perchè aveva 69 anni e avevamo ancora tanti progetti".
"Però il dolore non è egocentrismo - ha aggiunto Alessia Vessicchio - non è solo nostro, il dolore è alla fine di tutti e la differenza è che io sono privilegiata e sono privilegiata perchè ho la possibilità di avere tanto amore intorno, tanti riconoscimenti, tante persone che ti dicono le stesse cose che dicevano quando lui era vivo, senza retorica, senza una parola in più solo perchè non c'è più insomma".
La figlia ha poi sottolineato l'eredità morale e artistica del maestro: "Quindi io ringrazio di cuore perchè mio padre è stato l'uomo di tutti, è stato una persona che non aveva luogo geografico, sociale, culturale, politico. Lui è stato l'uomo di tutti e quindi veramente grazie di cuore a tutti, a tutti voi".







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