Oggi la decisione del tribunale sul caso Todde

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AGI - Questa mattina il tribunale di Cagliari si pronuncerà sul ricorso per l'eventuale decadenza della presidente della Regione, Alessandra Todde. Si tratta di una decisione che potrebbe cambiare le sorti dell'intera Assemblea regionale. La maggioranza, il campo largo del centrosinistra, e l'opposizione di centrodestra attendono con il fiato sospeso la decisione del collegio della prima sezione civile del tribunale ordinario di Cagliari, presieduto da Gaetano Savona.

Sempre nella stessa udienza si deciderà anche in merito ai controricorsi 'ad opponendum' presentati da vari consiglieri della maggioranza, dagli assessori regionali del Turismo Franco Cuccureddu, e del Lavoro Desirè Manca, e da due privati cittadini, Salvatore Corrias ed Emanuele Beccu. Il ricorso di Todde era stato presentato dalla stessa governatrice sarda per opporsi all'ordinanza-ingiunzione del Collegio di garanzia elettorale della Corte d'appello di Cagliari, notificata lo scorso 3 gennaio. Nell'ordinanza erano state rilevate delle irregolarità nella rendicontazione delle spese per la campagna elettorale del febbraio 2024. Se la presidente dovesse essere dichiarata decaduta, non si interromperebbe solo il suo mandato, ma si avrebbe lo scioglimento dell'intero Consiglio regionale e il conseguente ritorno al voto.

Le reazioni di maggioranza e opposizione

La governatrice è assistita dagli avvocati Benedetto e Stefano Ballero, Giuseppe Macciotta e Priamo Siotto. La maggioranza attende la decisione con fiducia. "Io sono sicuro - ha detto Piero Comandini, presidente Consiglio regionale - che i giudici riusciranno a definire una volta per tutte la situazione della presidente e potrà essere appurato che tutto è stato fatto all'interno della normativa vigente. Da quel momento si potrà ripartire verso il nostro vero obiettivo, quello di rispondere alle esigenze dei sardi e mettere in atto il programma con il quale abbiamo vinto le elezioni regionali".

Salvatore Cau, consigliere regionale di Orizzonte comune, ha dichiarato di essere "abbastanza sereno sulla questione. Io e Orizzonte comune abbiamo fiducia in ciò che la magistratura deciderà di fare e ci riponiamo alla sua decisione con fiducia, perché siamo convinti che tutto si risolverà positivamente".

La minoranza di centrodestra reputa che sia fondamentale fare definitivamente chiarezza il prima possibile sulla questione che ha creato un pesante scossone nella politica regionale. "Oggi, che la presidente sia 'perdonata' per gli errori che ha commesso, oppure che sia definitivamente sanzionata - ha sottolineato Stefano Tunis, consigliere regionale di Sardegna al Centro 20Venti - deve essere messa la parola fine rispetto a questa vicenda. La speranza è che comunque questo non la metta nelle condizioni di dover chiedere al Consiglio regionale e, in particolare, alla sua maggioranza, un voto 'spericolato' contro la decadenza".

Paolo Truzzu, capogruppo consiliare regionale di Fratelli d'Italia si aspetta che "la magistratura e i giudici facciano il loro dovere e che assumano con coscienza un giudizio, dando una risposta. In ogni caso, per Fratelli d'Italia il vero problema politico di questa legislatura non è sicuramente la decadenza, ma l'incapacità della presidente di questa Giunta di produrre provvedimenti utili per i sardi".

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