Nel Mediterraneo il sismometro più profondo per monitorare i terremoti

21 ore fa 8

AGI - Il sismometro più profondo del Mar Mediterraneo, installato a -3443 metri, è ora pienamente integrato nel sistema di monitoraggio sismico dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Questo importante strumento, spiega l'Ingv di Palermo, è stato inoltre connesso all'Archivio Europeo dei Dati Eida (European Integrated Data Archive), il centro dati gestito dall'Ingv che raccoglie e distribuisce le informazioni provenienti sia dalle reti sismiche dell'istituto che da quelle di altri operatori, italiani e internazionali.

Progetto KM3NeT

La stazione sismica è stata installata con successo lo scorso ottobre a una profondità di 3443 metri nel Mar Ionio, al largo della costa siracusana, presso il KM3NeT/Arca, il più grande telescopio sottomarino per neutrini del Mediterraneo, progettato e gestito nell'ambito del progetto KM3NeT che coinvolge oltre 360 scienziate e scienziati, ingegneri, tecnici e studentesse e studenti di 68 istituzioni da 21 paesi di tutto il mondo. Il contributo dell'Italia è coordinato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

Progetto Idmar

La stazione sismo-acustica ad alta sensibilità è stata realizzata nell'ambito del progetto di ricerca Idmar finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (PO-Fesr 2014/2020) ed ampliata per il Pon Marine Hazard. La realizzazione della stazione è stata possibile grazie alla collaborazione di un gruppo multidisciplinare di ricercatori e ricercatrici dell'Infn (Lns, Ba, Rm1) e dell'Ingv di Palermo.

Sensori e strumentazione

Per realizzare questo sofisticato osservatorio scientifico, i ricercatori dell'Ingv di Palermo hanno installato sulla stazione dei sensori in grado di rilevare sia la conducibilità e la temperatura dell'acqua, sia la pressione della colonna d'acqua sovrastante, nonché un idrofono orientato allo studio delle basse frequenze delle onde acustiche e un sismometro marino ad alta sensibilità. I ricercatori dell'Infn-Lns hanno progettato e realizzato la struttura della stazione, insieme all'elettronica di controllo e trasmissione dati, nonché i contenitori a tenuta stagna per ospitare l'elettronica, resistenti alle alte pressioni.

Trasmissione dei dati

La stazione è posta a circa 90 km al largo di Portopalo di Capo Passero (Siracusa) e trasmette in tempo reale, attraverso un cavo elettro-ottico, dati acustici, sismici e chimico-fisici (pressione assoluta, temperatura, conducibilità dell'acqua), ai server Ingv installati nel laboratorio di terra dell'Infn. Gli strumenti a bordo permettono di acquisire i suoni che si propagano nelle profondità del mare, fornendo preziose informazioni sull'impatto ambientale che tali onde acustiche producono.

Registrazione e monitoraggio

La stazione sismica, registrata all'International Federation of Digital Seismic Networks (Fdsn) con la sigla Mhppl (Marine Hazard Portopalo) e con il codice rete K3 KM3NeT Seismic Network (K3SN), è in grado di rilevare molto bene terremoti vicini e lontani, come si vede negli esempi riportati sotto. Il primo dato è la registrazione del terremoto del Myanmar del 28 marzo 2025 (magnitudo 7.7) con epicentro a oltre 7500 km di distanza.

Importanza strategica

La stazione sismica Mhppl, con la sua installazione da record per profondità e distanza dalla costa italiana, rappresenta un'estensione significativa della rete nazionale di monitoraggio sismico verso il Mar Ionio. Grazie alla sua posizione strategica, essa fornirà dati cruciali per una determinazione più precisa dei parametri dei terremoti che si originano in quest'area. In particolare, la stazione si rivelerà uno strumento prezioso per l'analisi di eventi sismici come quello avvenuto nel 1990 al largo di Siracusa, nonché per lo studio della sismicità legata alla scarpata Ibleo-Maltese e all'area dello Stretto di Messina.

Integrazione nel Centro Allerta Tsunami

Inoltre, essendo dotata di un sensore di pressione assoluta, sarà presto integrata nel Centro Allerta Tsunami dell'Ingv e permetterà di migliorare la risposta del SiAM (il Sistema nazionale per l'Allertamento Maremoti di origine sismica), in caso di maremoto proveniente dal Mar Ionio o dalle isole greche.

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