Multato lo striscione "Stop bombing Gaza". Il caso arriva in parlamento

1 mese fa 25

AGI - "Sull'episodio avvenuto nei giorni scorsi al mercato di Desio, in provincia di Monza e Brianza, dove un apicoltore che aveva esposto sul suo banchetto del miele uno striscione con scritto sopra 'stop bombing Gaza, stop genocide', al rifiuto di togliere lo striscione è stato multato per 430 euro dai carabinieri per 'propaganda politica non autorizzata', chiediamo ai ministri Piantedosi e Crosetto chiarezza". Lo chiede Nicola Fratoianni deputato di Avs con un'interrogazione parlamentare al governo.

 

"L'iniziativa dei carabinieri di Desio appare lesiva - si legge nell'interrogazione - della libertà di espressione dal momento che un appello a cessare il fuoco, esposto in modo assolutamente pacifico, non può essere assimilato a 'propaganda politica non autorizzata' e un messaggio da censurare e rimuovere. E la richiesta delle forze dell'ordine di rimuovere lo striscione affisso dall'apicoltore appare dunque del tutto discrezionale e finalizzata a censurare e impedire una forma pacifica e legittima di solidarietà con le vittime di un terribile conflitto". "Davvero non si comprendono le ragioni addotte per motivare un simile provvedimento. Vogliamo sapere a questo punto da Crosetto e Piantedosi se esistano precise indicazioni fornite alle forze dell'ordine di rimuovere ogni scritta, striscione e manifesto che richiami il conflitto israelo-palestinese in corso a prescindere dall'effettivo contenuto dello stesso, come è accaduto con questo striscione che invocava il cessate il fuoco a Gaza Inoltre - conclude Fratoianni- vogliamo sapere quali iniziative assumeranno i ministeri interessati per garantire il libero esercizio della libertà di espressione esercitata attraverso forme e modalità pacifiche e legittime. Libertà di espressione che il comportamento adottato dai carabinieri di Desio sembra comprimere se non impedire". 

 

 

 "Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di repressione del dissenso in Italia, con recenti casi di intimidazioni nei confronti di individui che esprimono sostegno alla causa palestinese. Si tratta di un episodio assurdo su cui ho presentato una interrogazione al ministro Piantedosi. La repressione della libera espressione non può avere spazio nel nostro Paese, e se il ministro dell'interno non si esprime su questo caso incredibile se ne renderà - evidentemente - complice". Cosi' la deputata M5S Stefania Ascari.

 

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