AGI - "Penso che chi ha sentimenti razzisti, antisemiti e nostalgici abbia sbagliato la propria casa perchè questi sentimenti sono incompatibili con Fdi, con la destra italiana, con la linea politica che noi abbiamo definito in questi anni e quindi su questo non accetto ambiguità". Lo ha detto la scorsa notte la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa organizzato al termine del Consiglio europeo, commentando l'inchiesta di Fanpage sui cori fascisti e sugli insulti antisemiti all'interno di Gioventù Nazionale (l'organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia), vicenda che ha già portato alle dimissioni di due persone.
"Ho chiesto al partito di prendere provvedimenti - ha ribadito la premier -. Ovviamente non potevo esserne a conoscenza. Penso che queste persone siano i migliori alleati di chi ci vuole male e quindi bisogna essere molto determinati". "Prendo atto - ha aggiunto Meloni - che da oggi è possibile infiltrarsi nei partiti politici e nei sindacati, riprendere le riunioni e pubblicarle discrezionalmente. Prendo atto che questa è una nuova frontiera dello scontro politico. Si tratta di uno strumento che si potrà utilizzare a 360 gradi", ha proseguito Meloni sottolineando che "infiltrarsi nelle riunioni dei partiti politici è un metodo da regime. Perchè nessuno in 75 anni di Repubblica ha ritenuto di infiltrarsi in un partito politico e riprenderne segretamente le riunioni? E' consentito da oggi? Lo chiedo a lei, ai partiti politici, al presidente della Repubblica".
Alle parole della premier ha replicato su X Francesco Cancellato, direttore responsabile di Fanpage: "Chiedere di tappare la bocca a un giornale dall'alto della presidenza del Consiglio è 'metodo da regime', non fare un'inchiesta sotto copertura. Non avrei mai pensato di scrivere una simile banalità, prima delle parole di Giorgia Meloni di ieri sera". "L'inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale ha scoperchiato definitivamente il problema neofascismo dentro Fratelli d'Italia", aveva scritto ieri Cancellato sempre sul social X. "Ora la premier non può limitarsi a fare spallucce, ma deve fare pulizia una volta per tutte".
Chiedere di tappare la bocca a un giornale dall'alto della presidenza del consiglio è "metodo da regime", non fare un'inchiesta sotto copertura.
Non avrei mai pensato di scrivere una simile banalità, prima delle parole di Giorgia #Meloni di ieri sera#fanpage
Sulla vicenda ha detto la sua anche Simona Malpezzi, capogruppo Pd in commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio e alla violenza: "Presidente Meloni, i regimi sono quelli che minacciano e intimidiscono la stampa libera e utilizzano le posizioni di potere per impedire inchieste come quelle di Fanpage. Credo sia di interesse nazionale e pubblico sapere se l'organizzazione giovanile del primo partito di governo è chiaramente fascista, razzista e antisemita".
"Stupisce la reazione della premier - ha scritto invece su X il leader di Iv Matteo Renzi -. Il problema non sono i giornalisti che fanno gli scoop. Il problema sono gli antisemiti razzisti che inneggiano a Hitler e fanno politica. Il problema di Fratelli d'Italia non sono i giornalisti che entrano nelle chat del partito, sono i razzisti che non vengono fatti uscire subito".
Inchiesta Fanpage. Stupisce la reazione della Premier. Il problema non sono i giornalisti che fanno gli scoop. Il problema sono gli antesimiti razzisti che inneggiano a Hitler e fanno politica. Il problema di Fratelli d'Italia non sono i giornalisti che entrano nelle chat del…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) June 28, 2024