Meloni: "L'Ue si sposterà a destra" 

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AGI - "Per il futuro dico che non credo che durerà questo tentativo di mettere la polvere sotto il tappeto perchè la maggioranza è molto fragile e io penso che quando i provvedimenti arriveranno in Parlamento europeo la maggioranza inevitabilmente si sposterà verso destra e a quel punto riusciremo a dare qualche soddisfazione ai cittadini per le indicazioni che ci hanno dato con le elezioni". Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Griogia Meloni, a 'Dritto e rovescio'.

 

"Diciamoci la verità: non è che in passato ha funzionato questa tecnica della sinistra perchè, cinque anni, fa quando il governo era pienamente inserito in questa maggioranza ed era totalmente supino alle scelte di quella maggioranza" europea "l'Italia non ha preso nè uno dei massimi incarichi europei e - dico di piu' - neanche uno dei vice presidenti della commissione, che erano sette. Non mi pare che sia una tecnica che ha funzionato", ha spiegati Meloni. "Io penso che sia molto piu' serio dire le cose come le si pensa: perchè le persone ti rispettano se sei credibile, onesto e corente", ha aggiunto la presidente del Consiglio. 

 

"Rifiuto l'idea del ruolo a Italia solo se il governo si adegua"

 

"Intanto non sono d'accordo nè sul metodo nè sul merito ed è per quello che non ho votato l'accordo che alcuni hanno ritenuto di fare sulle massime cariche europee. Qui in Italia qualcuno diceva: bisogna adeguarsi perchè poi si va a trattare e si cerca di portare a casa un risultato migliore. Io rifiuto questo racconto", ha continuato Giorgia Meloni. "Rifiuto l'idea che quello che spetta all'Italia venga riconosciuto solo se il governo si adegua. Se esiste ancora un'Unione europea all'Italia va riconosciuto quello che le va riconosciuto banalmente perchè è la terza economia ecuropea, un Paese fondatore, la seconda manifattura d'Europa, ed è pure tra le grandi nazione europee quella con il governo piu' stabile, ha aggiunto la presidente del Consiglio. 

 

Ci sono delle debolezze che si sommano e c'è una tendenza del sistema a conservarsi, come accade qui in Italia, accade anche in Europa. Si sta cercando di nascondere la polvere sotto il tappeto pensando che si possa fare finta di niente e non tenere conto delle indicazioni che arrivano dai cittadini che si possa continuare con le politiche che abbiamo visto finora nonostante i cittadini abbiano chiesto un significativo cambio di passo, un'Europa molto piu' pragmatica, meno ideologica, meno invasiva, che non sta li' a dirti che macchina puoi guidare, quanta terra poi coltivare, che cosa devi mangiare, come devi ristrutturare la casa: quello che abbiamo visto in questi anni", ha detto la premier. "Si tende a mantenere quella realtà, io temo non funzionerà", ha aggiunto la presidente del Consiglio. 

 

 

"Condivido il discorso di Mattarella, che era sulla democrazia. Un discorso molto alto e lo condivido perchè è vero che nelle democrazie non esiste un assolutismo nei poteri e neanche nella maggioranza. Per questo ci sono pesi e contrappesi ma ricordo a chi a sinistra esulta come allo stadio, strumentalizzando, che se non esiste l'assolutismo della maggioranza figuratevi se puo' esistere quello della minoranza, come abbiamo visto purtoppoo visto quando al governo c'era la sinistra che perdeva la elezioni e chi andava al governo senza essere eletto ti diceva se potevi o no uscire di casa", commenta Meloni. "Quello - ribadisce la presidente del Consiglio - è assolutismo dei poteri ed è il problema che la sinistra ha con questa riforma che non modifica i poteri del Presidente della Repubblica ma quello dei cittadini, che possono scegliere il presidente del Consiglio, che invece di essere deciso dai partiti nel Palazzo è scelto dai cittadini. L'unico potere che si rafforza, e questo spaventa la sinistra". "Quindi il loro problem - prosegue Meloni - non è l'uomo solo al comando ma il rischio di non avere piu' un sistema in cui c'è solo il Pd al comando. Ma credo che sia un problema della sinistra, non degli italiani". 

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