Mattarella, "l'Italia è un debitore onorabile. Il termometro dei mercati è opinabile"

2 mesi fa 27

AGI - L'Italia è un debitore che onora i suoi debiti, deve certamente abbassare il suo debito pubblico, ma è un Paese con buoni fondamentali e forse non merita il giudizio negativo che traspare dagli alti tassi di interesse che le riservano i mercati. Sergio Mattarella, alla vigilia della scrittura della manovra da parte del governo, difende i conti pubblici italiani e critica invece i meccanismi di giudizio dei mercati sull'affidabilità dei singoli paesi europei. Una riforma delle istituzioni finanziarie europee che garantisca giusti giudizi sulle economie del 27, conclude quindi, non è più rinviabile.
 

"Recenti studi hanno evidenziato come nel 2023 l'Italia a fronte di un debito di 2.863 miliardi di euro e un ammontare di debito di Francia e Germania che sommati valgono quasi il doppio, il nostro Paese ha pagato di interessi poco meno degli altri due paesi. Il motivo come è noto è il diverso tasso di interesse" spiega il capo dello Stato alla esperta platea del Forum Ambrosetti. "Eppure l'Italia è un debitore onorabile" garantisce il presidente della Repubblica - con una storia trentennale di avanzi statali primari annui e un debito pubblico cresciuto in larga misura dal 1992 a causa in larga misura proprio degli interessi".

 

Per Mattarella "è evidente che molta strada vada sia da fare per dare razionalità a un mercato dei titoli pubblici che trascura temi come il rapporto debito pubblico-ricchezza finanziaria netta delle famiglie". Da qui la stoccata: "il termometro della percezione dei mercati sull'affidabilità di un Paese può rivelarsi quanto meno opinabile. Una dimensione europea potrebbe restituire verità".     

 

"Attenzione - chiarisce il presidente della Repubblica - il mio non è un invito a trascurare il debito, sono pienamente consapevole dell'esigenza ineludibile di abbatterlo, si tratta di un invito a procedere su una strada che assuma con precisione i fondamentali dell'economia come criterio e insieme a completare l'edificio finanziario europeo in maniera più rassicurante per tutti, ponendovi mano sollecitamente". 

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