L'opposizione resta divisa sull'Ucraina ma cerca un fronte comune sulla politica interna

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AGI - Distanze, quelle tra Pd, Azione e M5s che sono state ribadite anche nel corso di un panel a porte chiuse che si è tenuto oggi al Forum Ambrosetti. Ai temi di politica estera, tuttavia, si aggiungono altri nodi, che riguardano l'Italia. L'ultimo botta e risposta è quello fra Carlo Calenda e Angelo Bonelli riguardante l'energia nucleare, considerata da Calenda come chiave di volta per abbattere le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera e raggiungere la piena autonomia energetica. "Quel che è certo è che Azione non entrerà in una coalizione in cui non ci sono idee chiare su come affrontare la transizione energetica, superando il Green Deal, optando per il nucleare, e sulle riforme, che è un tema ineludibile che si sta declinando male", dice Calenda. Immediata e netta la risposta di Bonelli: "Puo' anche allearsi con la destra". Quella che sembra configurarsi, insomma, è una polarizzazione interna al centrosinistra, con la sinistra rappresentata da M5s e Avs da una parte e il centro di Azione e Italia Viva, dall'altra. Nel mezzo, il Partito democratico.

 

A tutto questo, poi, si aggiunge il 'niet' a Renzi opposto da Giuseppe Conte, lo scetticismo di parte della sinistra e di pezzi del Pd all'ingresso dell'ex rottamatore nel perimetro dei progressisti, nonché le fibrillazioni che questa prospettiva produce nella base dem: rimangono agli atti i fischi della pleatea dem a Paolo Gentiloni che, durante la Festa nazionale dell'Unita', apriva aal leader Iv. A suggerire lo strumento per stare insieme è Riccardo Magi, segretario di Più Europa: "È necessario stabilire un tavolo programmatico permanente tra le forze di opposizione che consenta di recuperare credibilità e fiducia con l'elettorato, spiegando gli obiettivi politici ai cittadini". La segertaria Elly Schlein continua a predicare unità e a dirsi fiduciosa sulla riuscita del lavoro di costruzione della coalizione. I dem, stando a quanto viene spiegato, confidano che cosi' come è stato per le europee, sarà il passaggio elettorale nelle tre regioni al voto in autunno - Umbria, Emilia-Romagna e Liguria - a dare una spinta al cantiere di centrosinistra.

 

E oggi, al termine di un panel al Forum Ambrosetti assieme a Conte e Calenda, Schlein sottolinea: "Sono molto felice di aver partecipato a questo confronto, credo che siano emerse anche alcune piste di lavoro comune, ad esempio abbiamo parlato di sanità pubblica, di congedi paritari, di politica industriale. Anche con Calenda e Conte è emersa la stessa critica che facciamo noi: la transizione 5.0 che è arrivata con enorme ritardo e senza dare continuità". Stesso ragionamento lo fa Calenda: "Ci sono argomenti - sanità, salari, scuola - sui quali lavorare insieme è possibile e doveroso. Fine". E anche Conte sottolinea: "Noi con Pd e Avs stiamo lavorando stiamo cercando mattone dopo mattone di costruire un progetto alternativo".

 

"Battere la destra è il risultato finale ma per costruire una alternativa di governo credibile è necessario stabilire un tavolo programmatico permanente tra le forze di opposizione che consenta di recuperare credibilità e fiducia con l'elettorato, spiegando gli obiettivi politici ai cittadini". Lo ha detto a SkyTg 24 Riccardo Magi, segretario di +Europa. "Noi crediamo sia necessario sedersi e cominciare a ragionare su proposte concrete condivise, come fatto con quella del salario minimo che è stata una proposta condivisa da tutte le opposizioni tranne Italia Viva. Bisogna fare lo stesso su tutte le altre questioni costruendo proposte concrete sulla sanità, sulla scuola, sui diritti, sulla riforma della cittadinanza, sull'ambiente. Non vedo un altro metodo se non questo per dare forma a una vera alternativa di governo", ha concluso Magi.

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