AGI - Dopo il tracollo di ieri a Firenze, un 5-1 con pochi alibi, la Roma è nella bufera. Il 'Day after' a Trigoria, fortino da cui trapelano poche informazioni, non può essere un giorno come gli altri. Gli occhi di tutti sono sulla società lontana: cosa faranno i Friedkin con Ivan Juric, chiamato appena 40 giorni fa (giorni "buttati nel cesso", si è sfogato lo stesso tecnico croato dopo il ko di ieri sera), e ora più che mai in bilico?
La prestazione imbarazzante dopo una serie di partite tutt'altro che convincenti, le dichiarazioni apparse non in linea con la realtà (da Cristante "dall'intelligenza calcistica fuori dal comune" poi tolto dal campo dopo 28 minuti allo Zalewski dipinto re del dribbling e fermo invece ancora a zero in campionato), la palese insofferenza dei giocatori (da più parti si riporta la tensione negli spogliatoi del Franchi, sia nell'intervallo che a fine partita, tra l'allenatore e alcuni senatori): tutto lascia pensare che dopo appena 8 partite l'avventura dell'ex Toro sulla panchina più importante della sua carriera sia finita.
Indiscrezioni si rincorrono sui social, ma le informazioni reali sono poche: di certo, il ds Ghisolfi, praticamente unica figura societaria superstite a Roma, non andrà a Parigi insieme a Hummels e Dovbik per la cerimonia del Pallone d'Oro, indice che la situazione, come è ovvio, richiede la sua presenza in ufficio. In mattinata si era sparsa la voce che l'allenamento previsto per le 12 sarebbe saltato, poi che è stato spostato. Alla fine, secondo Sky Sport, Juric dirigerà comunque la sessione con la squadra.
Mentre De Rossi, esonerato dopo appena 4 partite e ancora sotto contratto viene visto da più parti la soluzione più logica in caso di addio del tecnico croato: ma non ci sono conferme di contatti in corso con l'ex 'Capitan futuro', peraltro proprio negli Usa in vacanza con la compagna. Suggestioni più mediatiche che reali, per ora, sono i nomi di Claudio Ranieri, grande vecchio richiamato magari con un ruolo da dirigente, o addirittura di big al momento liberi come Allegri o Mancini.
Saranno comunque ancora ore di tensione e incertezza, aggravate dall'incombere, già giovedì sera, di un nuovo turno di campionato. E sarà, ironia della sorte, proprio il Torino a scendere in campo in un Olimpico che si prevede plumbeo come non mai. I granata troveranno il loro ex condottiero sulla panchina della Roma? L'unica cosa certa è che nessuno, a Trigoria, ancora lo sa.