"Dialogo, non odio". Le reazioni della politica all'attentato a Trump

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AGI - È unanime la condanna da parte delle istituzioni e della politica italiana per l'attentato subito dall'ex presidente americano Donald Trump. Ed è un fil rouge a legare tutti i commenti: va fermata la spirale di violenza e odio politico, a partire da quella verbale, e vanno ripristinati il confronto e il dialogo. In piena notte è la premier Giorgia Meloni a esprimere la propria solidarietà a Trump. "L'auspicio è che i prossimi mesi di campagna elettorale possano veder prevalere dialogo e responsabilità su odio e violenza", dice. Per poi, in mattinata, augurarsi che l'attentato sia di "monito a tutti", perché "nel dibattito politico, in tutto il mondo, ci sono limiti che non dovrebbero mai essere superati", scandisce la premier. È necessario dunque "ridare dignità e onore alla politica, contro ogni forma di odio e violenza, e per il bene delle nostre democrazie".

 

Netta anche la presa di posizione del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che esprime "grave allarme e forte indignazione" di fronte a un "intollerabile gesto di odio e di attacco alla libertà". Per il presidente della Repubblica "la violenza che, da qualche tempo, ha ripreso a manifestarsi in ambito politico è uno sconcertante sintomo di deterioramento del tessuto civile e del pericoloso rifiuto del confronto, del dialogo, del rispetto della vita democratica".

 

"Profondamente turbato" il presidente della Camera Lorenzo Fontana, secondo il quale "la violenza non deve mai inquinare il dibattito democratico". Per il presidente del Senato, Ignazio La Russa, "è assolutamente necessario un dialogo politico improntato al rispetto e alla responsabilità, condannando con fermezza ogni forma di violenza". Che sia necessario "abbassare i toni" è la certezza del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ricordando che "si combattono le idee mai le persone". 

 

Tranchant il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, che condivide l'urgenza di abbassare i toni, ma rivolgendo l'invito principalmente alla sinistra: "Spero" che quanto accaduto "serva" a far riflettere chi "semina parole di odio e di cattiveria contro le destre, i fascisti, i razzisti, contro Trump. Ci possono essere idee diverse, anche in Italia, sul premierato, immigrazione, giustizia, sicurezza ma certi toni violenti da parte di certa sinistra poi rischiano di armare le mani di deboli di mente. Spero i toni dei cosiddetti democratici vengano ricondotti a normalità nelle prossime settimane".

 

Esprime "ferma condanna" la segretaria del Pd. "La violenza politica non deve trovare alcuno spazio all'interno delle nostre democrazie", sottolinea Elly Schlein. Sulla stessa lunghezza d'onda il leader M5s, "gli spari a un comizio sono un segnale inquietante. Non ci può essere spazio per l'odio nel confronto democratico". Giuseppe Conte poi osserva: "La democrazia statunitense si sta scoprendo quantomai fragile".

 

Si sofferma sulla situazione negli Usa anche il leader di Azione Carlo Calenda, che mette in guardia: "Nessuna democrazia può sopravvivere al tasso di violenza fisica e verbale che stanno esprimendo gli Usa oramai da tempo. E considerando che non parliamo di una democrazia qualsiasi ma del paese 'guida dell'Occidente' le conseguenze possono essere un cataclisma internazionale". "Non so se questa spirale autodistruttiva dell'Occidente, che si manifesta attraverso posizioni sempre più estreme e indisponibilità al compromesso, può essere arrestata. Dovere morale di chiunque faccia politica avendo consapevolezza del processo storico in cui siamo, è provarci", esorta Calenda.

 

Anche per Matteo Renzi bisogna "combattere tutti insieme - senza eccezione alcuna - la violenza e la diffusione delle armi da fuoco deve essere un valore condiviso, sempre e ovunque". Garantisce "nessuno spazio alla violenza" il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare di Avs. E il portavoce di Europa verde Angelo Bonelli, nel "condannare" la violenza, stigmatizza le parole di Salvini che, se "continua a dire che la sinistra alimenta una politica di odio, questo è il classico esempio di quello che la politica non dovrebbe fare. Ha dimostrato ancora una volta quanto sia irresponsabile", conclude.

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