Dalle Eolie al Bioparco di Roma, al via lo screening sanitario per le lucertole

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AGI - E' ufficialmente iniziato il periodo di quarantena per le lucertole delle Eolie, giunte qualche settimana fa al centro di riproduzione al Bioparco di Roma. Questa fase rappresenta un passo fondamentale nel progetto Life Eolizard, dedicato alla salvaguardia di questa specie a rischio di estinzione. Originari dell'isolotto di Scoglio Faraglione (isola di Salina) e del promontorio di Capo Grosso (isola di Vulcano), questi individui saranno sottoposti ad un accurato screening sanitario.

 

Durante questo periodo, il personale specializzato del Bioparco effettuerà un monitoraggio costante della loro salute. Le lucertole verranno alimentate con una dieta ricca di artropodi, tra cui grilli e larve di coleotteri, e frutta fondamentale per il loro fabbisogno nutrizionale. Questo regime alimentare, insieme alle cure meticolose del personale del Bioparco, garantirà la massima salute e benessere delle lucertole.

 

 

"La quarantena è una fase essenziale per garantire che gli individui siano in ottime condizioni di salute prima di iniziare il programma di riproduzione" ha dichiarato Daniele Macale Operatore presso la Fondazione Bioparco di Roma. "Riproduttori in buone condizioni di salute e selezionati sulla base di analisi genomiche genereranno una popolazione sana e con elevata variabilità genetica, fondamentale per il successo della reintroduzione nel loro habitat naturale". Il progetto Life Eolizard mira a tutelare la lucertola delle Eolie, Podarcis raffonei, uno dei rettili a più alto rischio di estinzione del vecchio continente.

 

 

Endemica dell'omonimo arcipelago, la lucertola delle Eolie è fortemente minacciata dalla frammentazione e dal degrado del suo habitat e dall'arrivo della più competitiva lucertola campestre (Podarcis siculus). Attualmente confinata in pochi isolotti, Podarcis raffonei si distingue per le variazioni cromatiche tra le sue popolazioni e il disegno dorsale unico a Vulcano che le conferisce una personalità distintiva. Si alimenta principalmente di artropodi, ma occasionalmente consuma anche frutta e materiali vegetali. La creazione tempestiva di un Santuario dove la specie possa prosperare al sicuro da competitori e da altre minacce, che attualmente gravano sulle poche popolazioni rimanenti, è cruciale e urgente.

 

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