"Troppi errori nel green deal, basta morti sul lavoro". La relazione di Orsini all'assemblea di Confindustria

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AGI .- Forti, uniti e pronti al dialogo e a fare la propria parte, insieme ai sindacati, perché l'Italia è chiamata a nuove "scelte coraggiose" a partire dal ritorno del nucleare. È questa la Confindustria delineata dal presidente Emanuele Orsini, alla sua prima assemblea annuale, una Confindustria dei risultati. Orsini ringrazia il governo per tenere la barra dei conti pubblici dritta, ma incalza sulla manovra e sul piano strutturale di bilancio: servono riforme e investimenti o si rischia lo stallo. Il taglio del cuneo fiscale deve essere reso strutturale, bisogna dare attenzione a giovani e donne e dare seguito agli investimenti sul Ponte dello Stretto. Basta ai lutti sul mondo del lavoro.

 

Insomma, gli industriali sono disponibili a confrontarsi con i sindacati e con l'esecutivo: "Abbiamo urgenza di mettere in sicurezza alcuni temi chiave e su questi non ci devono essere ne' divisioni tra schieramenti politici, né scontri demagogici. Poiché sono in gioco gli interessi generali delle persone, delle famiglie e del lavoro".

 

La relazione in pillole:

 

TAGLIO AL CUNEO

 

"Il taglio del cuneo fiscale va reso permanente: poiché se le retribuzioni sono al di sotto della media europea il costo del lavoro è più elevato".

CONTI PUBBLICI

 

"Siamo alle porte della stesura della Legge di Bilancio e, come capita ogni anno, fioccano ipotesi, timori e speranze. Diamo atto al Governo di voler tenere la barra dritta sui conti pubblici, e di questo lo ringraziamo".

 

MANOVRA

 

"Ci aspettiamo che il nostro Piano Strutturale di Bilancio includa quelle riforme e quegli investimenti che sono assolutamente necessari. Si tratta di una questione per noi estremamente importante, altrimenti rischiamo lo stallo o, addirittura, un passo indietro. Dobbiamo definire le priorità".

FISCO

 

"I primi passi sono: introdurre l'aliquota premiale sull'Ires per gli utili reinvestiti, abolire l'Irap per le società di capitali e non sostituirla con una sovraliquota Ires; ripristinare l'Ace poiché la patrimonializzazione delle nostre imprese è elemento essenziale per investire".

 

INFORTUNI SUL LAVORO

 

"Noi e i sindacati dobbiamo fare in modo che la catena di lutti per le famiglie e per le aziende si fermi. Il nostro sistema ha proposto un nuovo patto per la sicurezza nei cantieri, un accordo condiviso preventivo degli incidenti". 

 

GIOVANI E DONNE

 

Vogliamo riportare a casa i nostri giovani che hanno maturato esperienze significative, per evitare di disperdere un know-how fondamentale. E' un dovere di Confindustria incrementare l'occupazione delle donne, sostenendole in ogni possibile forma di welfare e di indirizzo al lavoro.

 

PIANO EDILIZIA PER I NEOASSUNTI

 

Un progetto che mi sta a cuore è il Piano Straordinario di Edilizia per i lavoratori neoassunti. Noi tutti sappiamo che uno dei maggiori ostacoli per reperire nuovi occupati è la scarsità di abitazioni a un costo sostenibile. L'idea che abbiamo proposto - e che il Governo ha accolto - è di costituire un tavolo congiunto che coinvolga anche l'ANCE, l'ANCI, le assicurazioni, le banche, la Cassa Depositi e Prestiti, i fondi immobiliari e i fondi pensione.

 

NUCLEARE

 

"L'Italia è chiamata a nuove scelte coraggiose. Per cominciare, siamo convinti che il ritorno al nucleare sia strategico. Tutti noi abbiamo imparato che l'indipendenza energetica è questione di sicurezza nazionale. Non possiamo perdere altro tempo".

 

PONTE SULLO STRETTO

 

"La connessione del Ponte sullo Stretto a un adeguato sistema ferroviario e stradale è imprescindibile: bisogna dar seguito a tutti gli investimenti che sono stati previsti".

SINDACATI

 

"Gli industriali si dicono disponibili a "fare la nostra parte" e anche con i sindacati "abbiamo tanto da fare insieme, e noi siamo pronti ad avviare un confronto".

 

GREEN DEAL

 

"Il Green Deal è impregnato di troppi errori che hanno messo e mettono a rischio l'industria. Noi riteniamo che questo non sia l'obiettivo di nessuno. La decarbonizzazione inseguita anche al prezzo della deindustrializzazione è una debacle.

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

 

"In Italia c'è un dibattito in corso sull'etica digitale che rischia di diventare un grande freno, quando invece abbiamo l'esigenza di accelerare sperimentazioni industriali sull'Intelligenza Artificiale applicata. Dobbiamo cogliere tutte le opportunità che essa offre".

DRAGHI

 

"Riguardo al patto Ue per la competitività ci conforta che il Rapporto del Presidente Mario Draghi abbia riportato con profondità e completezza le istanze delle nostre imprese, su cui da tempo richiamiamo l'attenzione". 

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