AGI - Nei prossimi 25 anni si prevede un incremento dei casi e dei tassi di mortalità legati all'insorgenza del cancro, specialmente tra gli uomini. Questo allarmante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Cancer, condotto dagli scienziati dell'Università del Queensland, in Australia. Il team, guidato da Habtamu Mellie Bizuayehu, ha utilizzato le informazioni raccolte nel 2022dal Global Cancer Observatory, un'indagine che comprende le stime dei tassi di insorgenza e decesso per cancro per 185 paesi in tutto il mondo.
I ricercatori hanno valutato 30 tipi di cancro, notando disparità sostanziali nei tassi di insorgenza e mortalità per età e stato economico, disparità che, secondo gli autori, tenderanno ad aumentare nei prossimi 25 anni. Gli uomini, spiegano gli esperti, sono generalmente associati a tassi di insorgenza e mortalità più elevati rispetto alle controparti femminili, probabilmente a causa di vari fattori, tra cui una minore partecipazione alle attività di prevenzione e screening e alcune differenze biologiche.
Nell'ambito del lavoro, gli autori hanno elaborato delle proiezioni demografiche per capire se e come cambieranno le stime per l'insorgenza e la mortalità per cancro per i prossimi decenni. Stando a quanto emerge dall'indagine, entro il 2050 i casi di cancro aumenteranno dai 10,3 milioni registrati nel 2022 a 19 milioni, con una crescita dell'84 per cento.
Anche per i decessi gli autori si aspettano una notevole curva in salita, che potrebbe passare dai 5,4 milioni verificatesi nel 2022 a 10,5 milioni (un incremento del 93 per cento). L'aumento di casi e decessi, secondo le stime, potrebbe essere più elevato tra gli uomini di età pari o superiore ai 65 anni e per i paesi con un indice di sviluppo umano più basso. Questi risultati, commentano gli scienziati, evidenziano l'urgente necessità di affrontare tali difficoltà, per garantire equità nella prevenzione e nella cura del cancro tra gli uomini in tutto il mondo.
“Per migliorare le attuali tendenze – scrivono gli autori – sarà necessario instaurare una collaborazione nazionale e internazionale e un approccio multisettoriale coordinato. Nei prossimi step, dovremmo concentrarci sui paesi più in difficoltà, implementando l'accesso e l'utilizzo delle opzioni di prevenzione, screening, diagnosi e trattamento del cancro, soprattutto per gli uomini più anziani”.