Si dimette il Ceo di Campari, titolo giù del 5%

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AGI - Campari ha annunciato le dimissioni di Matteo Fantacchiotti dal ruolo di Chief Executive Officer e membro del Consiglio di Amministrazione, con effetto da oggi, "per motivi personali". È quanto comunica una nota.

Ad apertura di Borsa il titolo non apre e fa segnare un ribasso teorico dell'8%, poi avvia le contrattazioni a -5%. Il consiglio di amministrazione ha deciso di nominare Paolo Marchesini (Chief Financial and Operating Officer) e Fabio Di Fede (General Counsel and Business Development Officer) come interim co-CEO e membri esecutivi di un Comitato per la Transizione della Leadership, che sarà presieduto da Bob Kunze-Concewitz (Amministratore non esecutivo). Tale comitato, insieme al Comitato Remunerazione e Nomine, sarà anche responsabile per l'identificazione del nuovo Chief Executive Officer, da proporre al Consiglio di Amministrazione dopo una valutazione di profili sia interni che esterni, in linea con le best practice della governance. Contestualmente, Jean-Marie Laborde, attualmente membro del consiglio di amministrazione di Davide Campari-Milano N.V. e membro del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, viene nominato vice presidente.

Matteo Fantacchiotti ha dichiarato: "È stato per me un privilegio essere parte di Campari Group per quasi cinque anni, e guidare questa organizzazione da aprile 2024. Nel prendere ora la decisione di lasciare il Gruppo, desidero esprimere la mia piu' profonda gratitudine a tutti gli stakeholder, in particolare il Presidente, il Consiglio di Amministrazione e il Leadership Team".

Dopo aver espresso il suo rammarico a seguito della decisione di Matteo Fantacchiotti, Luca Garavoglia, presidente del Consiglio di amministrazione, ha detto da parte sua: "La nostra ambizione di crescita rimane fortissima. Abbiamo davanti a noi un futuro solido, grazie alla nostra solida organizzazione, alla nostra presenza globale e, in particolare, al nostro portafoglio unico, costituito da alcune delle marche piu' ammirate di tutto il settore degli spirit, sostenute dall'impegno costante di un team di professionisti. In continuità con quanto fatto finora - ha concluso - la nostra priorità continua a essere la costruzione delle nostre marche, con l'obiettivo di continuare a generare una crescita profittevole e sovraperformare il nostro settore nel lungo periodo, come abbiamo fatto sin dalla nostra quotazione nel 2001". 

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