Scambio epistolare tra Beppe Grillo e Conte. Il M5S verso l'assemblea

3 mesi fa 121

AGI -  "Caro Giuseppe, l'ultima volta che ci siamo incontrati ci eravamo ripromessi di programmare alcuni incontri con un gruppo ristretto dei nostri, per discutere dei temi su cui rilanciare il Movimento, che è afflitto da un'evidente crisi di consenso. Personalmente ritengo che la nostra crisi di consenso derivi anche e soprattutto da una crisi d'identità. Infatti, il Movimento ha raggiunto il suo maggior successo grazie a un'identità di pochi punti distintivi, rappresentati dalle prime (e pure dalle seconde) cinque stelle. Oggi le stelle sono diventate un firmamento, che sarà anche bello, ma le cui stelle appaiono indistinguibili l'una dall'altra. Per renderle tali occorre, a mio avviso, tornare alla semplicità e alla chiarezza di un tempo". Beppe Grillo lo scrive nella lettera a Giuseppe Conte pubblicata sul sito M5s, insieme alla replica dello stesso presidente del Movimento.

 

"Ciò non significa - riprende allora Grillo - rivangare nostalgicamente temi che appartengono al passato, ma tornare alla forma fisica che ci ha consentito di vincere nel 2018. A prescindere da temi come la pace e la tutela dei più deboli, che sono ovviamente condivisibili, sia cristianamente sia Altrove, ma anche connotati da una vaghezza di cui sfugge la declinazione pratica, occorre a mio avviso trovarne altri che non siano cosi' ecumenici, come furono quelli del 2018. Fra questi credo che ce ne siano almeno due da rivendicare ancora convintamente, vale a dire una transizione ecologica e digitale che ci consenta di vivere in un ambiente migliore e con parità di accesso ai dati, oltre a un diverso modo d'intendere la politica, che parta innanzitutto dai cittadini e non dai sepolcri imbiancati che dominano il nostro sistema. Si potrebbe obiettare che anche questi due temi possano sembrare vaghi, anche se forse un pò meno dei primi due".

 

La replica di Conte

Pur non essendo auto-sufficienti e - per questo - costretti a confluire in due distinti governi di coalizione, nei governi Conte I e Conte II abbiamo realizzato un vasto progetto riformatore, attuando all'incirca l'80% degli impegni presi con i cittadini. Purtroppo - richiama Conte - la genuinità e coerenza del nostro impegno politico è stato offuscato dall'appoggio al Governo Draghi, che ci ha costretti nella scomoda posizione di dover votare molti provvedimenti che non erano affatto in linea con la richiesta di cambiamento dei nostri elettori. In quella fase, ogni nostro tentativo di difendere le nostre più qualificanti riforme è stato inquinato dalla costante accusa di voler fare cadere il Governo di unità nazionale. L'indicazione di Cingolani al Ministero della transizione ecologica non si è rivelata felice, e la mitologica "agenda Draghi" ci ha fatto molto male: all'atto della formazione del governo abbiamo perso molti parlamentari e iscritti e, nella fase finale, sono venuti al pettine nodi irrisolti, con la scissione guidata da Di Maio. E proprio il Governo Draghi ha poi spianato un'autostrada alla vittoria di Meloni".


"Dobbiamo affrontare l'attuale parabola politica del Movimento con coraggio e determinazione, senza indugiare in un passato che non ritorna. È per questo che abbiamo dato vita a oltre 300 gruppi territoriali, con attivisti che finalmente hanno ritrovato un contesto in cui discutere e realizzare progetti a beneficio delle comunità locali. Abbiamo attivato la Scuola di formazione che offre a tutti i nostri iscritti approfondimenti gratuiti, su temi di vitale importanza, tenuti da docenti altamente qualificati. L'unica vera costante rispetto al passato è la forte opposizione nei nostri confronti dell'establishment politico-finanziario. Ma è un segno positivo. Conferma la fedeltà ai nostri ideali e la nostra irriducibile incompatibilità con tutte le opache consorterie che nel nostro Paese inquinano i processi decisionali democratici e alimentano rendite di potere al di fuori di qualsiasi criterio meritocratico e concorrenziale", annota ancora.

 

"Il Paese, oggi più che mai, ha "bisogno" del Movimento. Ora che sono coinvolto nell'agone politico, mi rendo ancor più conto dell'assoluta necessità di una forza politica che tenga alta l'asticella della cultura delle regole e dell'etica pubblica, che continui a battersi contro la corruzione, le diffuse ingiustizie, le profonde diseguaglianze. 

 

"Siamo e dovremo sempre essere radicali nel difendere i nostri principi e valori. Il Movimento è nato e dovrà sempre operare per il bene dei cittadini, contrastando la degenerazione che spinge la classe politica a ritagliarsi forme di privilegio e spazi di impunità. Ma non saremmo coerenti se, al nostro interno, non lasciassimo che l'Assemblea degli iscritti, che è l'organo sovrano della nostra associazione, decida liberamente progetti e nuovi obiettivi strategici", è l'ulteriore sottolineatura di Conte.

 

"Lasciamo che la nostra Comunità si interroghi sul proprio futuro. Non dobbiamo avere paura - rilancia - di metterci tutti in discussione. Io per primo. Ti anticipo che la gestione delle varie fasi del processo costituente sarà affidato a un gruppo di esperti indipendenti, specializzati nella gestione di processi deliberativi complessi. Questo proprio al fine di evitare qualsiasi forma di interpositio - mia o dell'attuale gruppo dirigente - che possa alterare l'autenticità delle partecipazioni con elementi di etero-decisione. Nella tua lettera mi scrivi che ti farebbe piacere organizzare alcuni incontri per discutere su temi utili a rilanciare il Movimento".

 

"Il tuo apporto è più che benvenuto e ti confermo la piena apertura a discutere con te, come e quando vorrai. Indichi anche alcuni temi, dalla pace alla tutela dei più deboli, dalla transizione ecologica a quella digitale. Ti assicuro che l'intera nostra Comunità è da tempo impegnata a ogni livello - europeo, nazionale, locale - nel perseguire molteplici iniziative, ben concrete, in questa direzione. E anche quando gli obiettivi non risultano immediatamente declinabili sul piano pratico, non sono da trascurare le iniziative di denuncia e di stimolo nei confronti di chi, in questo momento, ha responsabilità di governo, a livello nazionale e internazionale. Questo processo costituente servirà a "riossigenare" il Movimento, rilanciandone la vis propulsiva e innovativa. Con i nuovi temi proveremo a costruire un progetto di cambiamento della società, secondo la logica olistica one-health, integrando in una medesima prospettiva il benessere degli esseri umani, la tutela degli animali e la protezione degli eco-sistemi e della biodiversità. Avrai sempre la massima disponibilità, mia e di tutti i referenti dei Comitati tematici, a raccogliere i tuoi suggerimenti. Nessuno mette in discussione il tuo ruolo storico di fondatore e la tua funzione attuale di Garante.

 

 "Io non l'ho fatto. Ma con grande schiettezza - anche alla luce delle responsabilità politiche che mi sono assunto - devo informarti che non posso accogliere la tua proposta di discutere "preventivamente" i temi da sottoporre all'Assemblea Costituente. È una richiesta diametralmente opposta al progetto che stiamo avviando e allo spirito che mi ha spinto a indire l'Assemblea. Immaginare che io e te, da soli o - come pure scrivi - insieme a "un gruppo ristretto dei nostri", si proceda a individuare e discutere temi da sottoporre all'Assemblea, significherebbe arrogarsi la scelta di indicare i temi su cui l'Assemblea è legittimata a pronunciarsi, assumendo che rispetto a tutti gli altri essa sia priva di legittimazione".

 

"Questa conclusione - dice ancora Conte - non è in linea con il principio - anche statutario - secondo cui l'intera comunità degli iscritti è l'organo sovrano, il supremo organo di decisione, secondo i principi e le regole di un organismo "associativo" di diritto privato che caratterizzano il Movimento. Agli inizi della settimana prossima si terrà la terza riunione del Consiglio Nazionale dedicata alla definizione di tutti i passaggi e dettagli di questo processo costituente. È il nostro Organo più rappresentativo, dove siedono anche i rappresentanti diretti degli iscritti. Non appena avremo la "guida" finale ti informerò prontamente. Liberiamo le energie e affidiamoci all'entusiasmo di una comunità di donne e uomini e di tanti giovani che condividono i nostri principi e valori".

 

"Lasciamo che la discussione si sviluppi libera e non predeterminata. è questo il modo migliore per rilanciare lo spirito del Movimento, l'ispirazione che spinge tanti cittadini a impegnarsi nelle istituzioni senza pensare al tornaconto personale, genuinamente animati dalla voglia di cambiare questo nostro Paese contro tutto e tutti. Io conservo intatto questo spirito: è questa la motivazione che - anche a fronte di insulti e attacchi di ogni tipo - mi rende ogni giorno più determinato, è questa la motivazione che mi rincuora quando i risultati elettorali sono buoni, ma ancor più mi fortifica quando risultano deludenti. Guardiamo al futuro con rinnovato impegno comune. Con pari amicizia e affetto, Giuseppe Conte P.S. Mi chiedi di divulgare la tua lettera: raccolgo il tuo invito immaginando che questo nostro scambio possa motivare i nostri iscritti e simpatizzanti a partecipare attivamente al nostro progetto "costituente", conclude Conte.

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