Sbarca a Vieste la XXIII edizione del Libro Possibile 2024

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AGI - Al via la tappa di Vieste della XXIII edizione del Libro Possibile 2024. A fare da fil rouge agli incontri, come per Polignano a mare, è sempre ‘Where is the love?'/‘Dov'è l'amore?', hit musicale del 2003 firmata dalla band americana Black Eyed Peas, manifesto pop contro violenze, razzismo e diseguaglianze, il brano chiedeva dove fosse finito l'amore in una società dominata da guerre e denaro. 
Ad accogliere gli eventi vista mare della prima giornata nella ‘Perla del Gargano' è Marina Piccola, con l'apertura affidata a un ospite internazionale, punto di riferimento per i diritti umani. Alle ore 21: Rosella Santoro, direttrice artistica del Libro Possibile, presenta sul palco il ‘giornalista e attivista più arrestato dell'Iran', (ben 14 volte), nonché marito del Premio Nobel per la Pace 2023, Narges Mohammadi. La ‘leonessa dell'Iran', come la chiamano le donne della sua terra, attualmente si trova nella prigione di Teheran, con una condanna a oltre 12 anni di reclusione inflitta dal regime degli Ayatollah, con l'accusa di ‘propaganda contro la Repubblica islamica dell'Iran'. Il 16 aprile in Italia è stata pubblicata la versione tradotta del libro di Narges Mohammadi, ‘Più ci rinchiudono, più diventiamo forti' (Mondadori).

Il marito Taghi Rahmani vive da esule in Francia assieme ai due figli gemelli quasi maggiorenni. Non smette di ricordare pubblicamente l'impegno della moglie nel far conoscere la situazione dell'Iran nel mondo e la costante violazione dei diritti umani. Giornalista indipendente, scrittore iraniano e professore universitario, Rahmani ha trascorso un totale di 16 anni in carcere per le sue inchieste sul regime, ha più volte lanciato appelli alla comunità internazionale affinché si opponga e delegittimi il regime teocratico. "Oggi nessun iraniano - scrive Rahmani commentando le recenti elezioni in Iran - pensa che votando si arrivi alla democrazia. Quelli che votano lo fanno solo perché sperano che la loro situazione economica migliori ma non possono essere elezioni vere quelle che si svolgeranno in un Paese come il nostro, in cui ci sono forti discriminazioni di genere, di razza e anche religiose”. Sul palco con Rahmani, interviene la giornalista iraniana e ricercatrice senior in Storia Contemporanea presso l'Università dell'Insubria, Farian Sabahi, autrice di saggi di storia sull'Iran, sullo Yemen, dei reportage 'Un'estate a Teheran' e 'Islam: l'identità inquieta dell'Europa', del reading teatrale 'Noi donne di Teheran', nonché di ‘Esilio' (Jouvence, 2014), libro-intervista al premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi. Modera Stefania Pinna, giornalista di SkyTg24.

 


La serata prosegue alle ore 22.15: Giorgia Messa giornalista e responsabile Relazioni Esterne del Libro Possibile, presenta l'inedito concerto-spettacolo ‘Love Letters…il vento ci porterà via', declinato sul tema di questa edizione, ‘Where is the love?' e pensato come omaggio alla figura di Narges Mohammadi e al suo impegno per la libertà per le donne in Iran. La poesia civile di Cosimo Damiano Damato incontra la canzone d'autore di Simona Molinari. Poeta, drammaturgo e regista cinematografico e teatrale, lo scrittore di 'HASTA sempre MARADONA' (Aliberti), si esibisce sul palco con la splendida cantautrice jazz e swing, accompagnata alla chitarra da Egidio Marchitelli, mentre Lucia Scarabino, prima ballerina della notte della Taranta, scandisce la narrazione sul palco a passo di danza. Il recital parte proprio dagli haiku e le poesie di due grandi autori iraniani: Abbas Kiarostami a Forough Farrokhzad. La cultura rigida e patriarcale che rivendica nel fondamentalismo religioso le sue leggi morali continuano ad ammazzare le donne che lottano per la libertà in Iran e le poesie di Farrokhzad sono ancora oggi la speranza per quelle donne che resistono. “Sento che il mio tempo è finito/ sento che l'istante solo è la mia parte delle pagine della storia/Sento che il tavolo è una distanza artificiale fra i miei capelli/e le mani di questo triste sconosciuto/Dimmi qualcosa/ chi ti dona la tenerezza di un corpo vivo/cosa altro desidera da te se non sentirsi vivo?”

Damato racconta storie di poeti, di rivoluzioni, resistenze e di amori, rivelando la sensualità e l'impegno civile, la sacralità esistenziale, le inquietudini, l'erotismo, il dolore, le battaglie per i diritti umani, disegnando immaginifiche stanze su quel giardino segreto dove cantare l'amore contro ogni guerra celebrando la libertà. Il viaggio della poesia civile e d'amore continua con i versi di Izet Sarajlić, la storia di André Gorz ed ancora Erri De Luca, Alda Merini ed i monologhi inediti “Love letters” e “Libri” dello stesso Damato e “Becky Moses” scritto a quattro mani con l'indimenticata firma del “Fatto Quotidiano” e di “Domani” Enrico Fierro.

 

 

Confermato anche a Vieste il servizio di traduzione automatica in tempo reale (AI-generated real-time translation): gli utenti possono scegliere di seguire la traduzione nella lingua prescelta leggendola sullo screen del cellulare o ascoltando la versione audio. Basterà inquadrare il QR code che si troverà sul sito e sulle brochure per seguire il link che apparirà. 

 

 

 

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