Salis, rivendico aver militato nel movimento per la casa 

5 mesi fa 111

AGI - "Si', lo confesso! Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa che negli anni ha dato battaglia sul tema del diritto all'abitare, a Milano e in tutta Italia. Se qualcuno pensava di fare chissà quale scoop scavando nel mio passato, è solo perché è sideralmente lontano dalla realtà sociale di tale movimento, che si compone di decine di migliaia di abitanti delle case popolari e attivisti, i quali, per aver affermato il semplice principio di avere un tetto sulla testa, sono incappati in qualche denuncia". Lo scrive sui social network Ilaria Salis, eletta al Parlamento europeo con Avs.

 

"Sarebbe auspicabile che l'informazione, piuttosto che gettare fango sul mio conto, si dedicasse al contesto di grave povertà e precarietà abitativa nel quale si ritrovano ampie fasce di popolazione. Le pratiche collettive dell'occupazione di case sfitte, il blocco degli sfratti, la resistenza agli sgomberi, gli sportelli di ascolto e la lotta per la sanatoria rappresentano un'alternativa reale e immediata all'isolamento sociale e alla guerra tra poveri, strumentalizzate tanto dalle forze politiche razziste quanto dal racket", aggunge Salis. "Dare una risposta concreta al bisogno dell'abitare significa non solo trovare qui e ora una soluzione, benché precaria e provvisoria, a una questione lasciata irrisolta dalla politica istituzionale, ma anche indicare una prospettiva politica di trasformazione delle condizioni materiali di vita nel segno della giustizia sociale. È con grande orgoglio, dunque, che rivendico di aver fatto parte di questo movimento e di continuare a sostenerlo". 

 

"Il totale dei crediti contabilizzati da Aler ammonta a oltre 176 milioni di euro. La pratica di richiedere esose 'indennità di occupazione' agli inquilini, basata su presupposti a dir poco incerti, e' una strategia utilizzata sistematicamente per spaventare gli occupanti e tentare di fare cassa". Lo scrive la deputata europea di Avs, Ilaria Salis, sui social network spiegando: "Voglio fare chiarezza sulla mia situazione. Come è stato ampiamente sbandierato sui media di destra, Aler reclama un credito di 90.000 euro nei miei confronti come 'indennità'' per la presunta occupazione di una casa in via Giosue' Borsi a Milano, basandosi esclusivamente sul fatto che nel 2008 sono stata trovata al suo interno. Sebbene nei successivi sedici anni non siano mai stati svolti ulteriori controlli per verificare la mia permanenza, ne' sia mai stato avviato alcun procedimento civile o penale a mio carico rispetto a quella casa, Aler contabilizza tale credito e non si fa scrupolo a renderlo pubblico tramite la stampa il giorno prima delle elezioni. Un gran numero di individui e famiglie, spesso prive dei mezzi necessari per reagire adeguatamente, sono tormentate da richieste infondate di questo genere".

 

Pr Salis, "mentre molte, troppe persone non vedono garantito il proprio diritto all'abitare e non hanno alternative dignitose se non occupare - in una della citta' con gli affitti piu' cari, ricordiamolo sempre -, l'ente che dovrebbe tutelare questo diritto sembra essere piu' interessato a criminalizzare il movimento di lotta per la casa e gli inquilini piuttosto che a trovare soluzioni concrete. Nei prossimi giorni condividero' alcuni dati e spunti di riflessione sulla questione abitativa a Milano e in Italia. Ringrazio Libero & co. per avermi servito questo assist per riportare l'attenzione mediatica su un tema che mi sta molto a cuore, perche' cosi' cruciale per le classi popolari e i giovani. Mai piu' gente senza casa, mai piu' case senza gente", conclude l'esponente Avs.

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