Parigi 2024, Djokovic troppo forte. Nadal cede in 2 set: "Il mio ritiro? Decido dopo i Giochi"

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AGI - Novak Djokovic ha battuto Rafa Nadal nel secondo turno del torneo olimpico col punteggio di 6-1/6-4 e si è qualificato per gli ottavi di finale. Non c'è stato nulla da fare per il grande beniamino del Roland Garros che ha dovuto cedere all'eterno rivale (46 Slam in due), numero due del mondo e primo favorito del seeding. Il serbo, in quello che era il sessantesimo match ufficiale fra i due, si è imposto facilmente in un match che ha avuto storia solo nel secondo set.

 

Adesso il bilancio degli scontri diretti vede il serbo in vantaggio 31 a 29. Sedici anni dopo la semifinale di Pechino2028, Djokovic si è preso la rivincita olimpica su Nadal, che poi in Cina vinse l'oro, con il serbo che conquistò invece il bronzo. Agli ottavi di finale il campione di Belgrado sfiderà il tedesco Dominik Koepfer che ha battuto 2-1 l'azzurro Matteo Arnaldi. 

 

Djokovic, "Nadal non al meglio ma io ho giocato bene"

"Se ripenso al 2006, credo che nessuno di noi due avrebbe pensato che ci saremmo riaffrontati oggi sullo stesso campo alle Olimpiadi. Penso che apprezzeremo questo match, penseremo alla nostra rivalità e a quanto ha significato per il nostro sport. Nadal è stato sfortunato perchè non era al suo meglio, ma ho fatto tutto quello che potevo per non farlo sentire a suo agio". Novak Djokovic commenta così il successo sul maiorchino nel secondo turno del torneo olimpico, la vittoria numero 31 su 60 incontri. I due si erano affrontati per la prima volta proprio al Roland Garros nel 2006 mentre l'ultimo confronto risaliva al 2022, ancora sulla terra rossa parigina del Philippe-Chatrier, con Nadal che ebbe la meglio in quattro set nei quarti.

 

Quella di oggi potrebbe essere stata l'ultima apparizione - almeno in singolare - del 38enne spagnolo sul campo che lo ha visto vincere 14 Slam e per lui è arrivato il grande abbraccio del pubblico. Djokovic, intanto, prosegue la sua rincorsa all'oro che ancora gli manca. "Sul 6-1 4-0 mi sono un po' rilassato - racconta poi sull'incontro di oggi - E non puoi dare chance a Nadal perchè le sfrutterà per rientrare in partita, specialmente su questo campo. E' stato un match molto equilibrato ma sono molto contento del modo in cui ho giocato".

 

Nadal, "stop alle domande sul ritiro, deciderò dopo i Giochi"

"Quando finirò qui prenderò le decisioni che devo prendere in base, prima di tutto, alla voglia e alle sensazioni che avrò. Quello che dovrò decidere lo deciderò dopo i Giochi". Rafa Nadal chiede una "tregua" dopo la sconfitta al secondo turno del torneo olimpico contro Djokovic. Incalzato sulla possibilità che possa smettere a breve, il 38enne maiorchino non nasconde un certo fastidio.

 

"Non posso pensare tutto il giorno a quello che verrà - replica - Sapete che succede? Che ogni volta che vengo qui mi chiedete sempre la stessa cosa e così è difficile recuperare un livello di eccellenza se ogni giorno sto a pensare se ritirarmi o meno. Vengo da due anni molto difficili, con molti problemi fisici, non sono riuscito ad avere continuità e mi sono concesso del tempo in più. Quello che dovrò decidere, lo deciderò dopo". L'Olimpiade di Nadal, del resto, non è finita visto che martedì 30 luglio tornerà in campo con Alcaraz per il secondo turno del torneo di doppio. 

 

Tornando al match contro Djokovic, Nadal ammette di aver deluso: "Non ho giocato bene, lui in generale è stato di gran lunga migliore di me e gli faccio i complimenti. Mi dispiace di non essere riuscito ad alzare il mio livello, a metterlo in difficoltà - ammette - Mi è mancata qualità nei colpi, nei movimenti, per cui lui ha giocato quasi tutto il tempo in una posizione confortevole. Affrontare Novak senza creargli problemi e senza le gambe di 20 anni fa è quasi impossibile oggi". 

 

Nadal si consola col calore del pubblico del Roland Garros ("mi hanno fatto sentire speciale, non potrei essere più felice e orgoglioso del sostegno che ho ricevuto") e conferma che resterà nel Villaggio Olimpico "altrimenti sarebbe come partecipare a qualsiasi altro evento. Un'Olimpiade si gioca ogni 4 anni, non avrebbe senso stare in albergo". E sulla possibilità che dopo Parigi non torni più a giocare sulla terra rossa del Roland Garros, chiosa: "Tutto ha un inizio e tutto una fine. Quando arriverà il momento, mi mancherà giocare su certi palcoscenici, l'adrenalina. Ma non posso lamentarmi, ho giocato su questi campi per 20 anni, lottando per i titoli più importanti. Ho ottenuto molto più di quello che avrei potuto sognare. Se fosse il mio ultimo match qui, o comunque quando arriverà, lo accetterò in pace".

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