AGI - Valentina Petrillo sarà la prima atleta apertamente transessuale della storia a partecipare alle Paralimpiadi. Italiana originaria di Napoli, 50 anni, Petrillo è stata selezionata dal Comitato Italiano Paralimpico per le gare femminili dei 200 e 400 metri (categoria T12) dei Giochi paralimpici di Parigi che inizieranno il 28 agosto. Quando aveva 14 anni, a Valentina è stata diagnosticata la sindrome di Stargardt che l'ha resa poi ipovedente. Nel 2019 ha fatto coming out intraprendendo un percorso di affermazione di genere.
Da uomo Petrillo aveva vinto undici titoli nazionali ed era stato calciatore della nazionale italiana ciechi di calcio a 5. Lo scorso anno a Parigi aveva conquistato due medaglie di bronzo ai Campionati mondiali paralimpici di atletica. Valentina ha sempre detto che lei si è innamorata dell'atletica dopo aver vinto vincere Pietro Mennea l'oro olimpico a Mosca '80.
Gli organi di governo di molti sport, tra cui atletica, ciclismo e nuoto, negli ultimi due anni hanno inasprito le regole di partecipazione per gli atleti transgender nelle competizioni femminili d'élite. Il Comitato Internazionale Paralimpico (Ipc) consente di stabilire le proprie politiche e il World Para Athletics consente a un individuo legalmente riconosciuto come donna di competere nella categoria per la quale la sua disabilità lo qualifica.