Meloni: investire di più in Difesa, ma senza scaricare le spese sui cittadini

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AGI - L'Europa deve investire di più in Difesa per conquistare una maggiore autonomia ma ciò non deve avvenire a scapito dei cittadini. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al suo arrivo al vertice Ue informale di Budapest. 

 

"Io sono assolutamente convinta che l'Europa e quindi anche l'Italia debbano riuscire a garantire la loro maggiore indipendenza, la loro maggiore autonomia, anche investendo di più in difesa", ha detto Meloni, "chiaramente servono gli strumenti per poterlo fare. Questo è un grande dibattito che riguarda il Patto di stabilità che l'Italia ha posto. Ci sono nel nuovo Patto delle aperture secondo me va fatto molto di più", ha dichiarato la premier, "è un altro di quei dibattiti che bisognerà prima o poi riaprire perché al di là della volontà, c'è quello che si può fare e le risorse vanno individuate in qualche modo. L'unica cosa che io non sono disposta a fare ovviamente è prendermela con i cittadini italiani, lavoratori. Noi spendiamo le risorse su priorità che sono reali. Non gettiamo soldi dalla finestra. E quindi dove vanno trovate nuove risorse per scelte che sono strategiche che io condivido? Bisogna anche dire come si fa ad aiutare gli Stati membri a trovare quelle risorse". 

"Trump? L'Europa deve trovare la quadra"

 "A me pare che l'Europa debba trovare la quadra e prendere le misure di se stessa", ha risposto Meloni a una domanda sulla reazione europea all'elezione di Donald Trump. "Se volessimo farlo con una battuta che ricorda appunto i presidenti americani è 'non chiederti cosa gli Stati Uniti possono fare per te, chiediti cosa l'Europa debba fare per se stessà", ha aggiunto.

 

"Oggi ci sarà il dibattito particolarmente importante sul piano di Mario Draghi, un altro italiano che è stato incaricato di individuare le priorità per i prossimi anni dell'Unione europea. Credo che ci siano molte sfide. Più o meno noi sappiamo che cosa dobbiamo fare. La grande domanda alla quale dobbiamo rispondere adesso è se davvero vogliamo dare gli strumenti agli Stati membri per centrare gli obiettivi e le strategie che ci poniamo di fronte. E su tutte, la questione delle risorse è certamente la questione che va affrontata perché sappiamo che gli investimenti necessari per fare tutte le cose che vorremmo fare sono molti. E quindi questo è secondo me il vero dibattito che non so se stamattina arriverà a soluzioni concrete perché sono sempre dibattiti molto lunghi ma è l'elemento centrale sul quale intendo concentrarmi", ha aggiunto. 

 

Ed Elon Musk? "Non so cosa si intenda esattamente per impegno politico. Sicuramente è una persona che si è schierata nella campagna elettorale di Donald Trump come migliaia di altre persone si sono schierate nella campagna elettorale americana da una parte e dall'altra. Insomma mi sembra che sia nel diritto dei cittadini aderire alle campagne elettorali", è il commento di Meloni, "dopodichè io posso dirle che considero Elon Musk un valore aggiunto in questo tempo. Una persona che sicuramente ha fatto delle cose straordinarie, delle cose importanti, e penso che debba e possa essere un interlocutore, una persona con la quale confrontarsi".

"Con l'Ucraina finché c'è la guerra"

Capitolo Ucraina. "Noi abbiamo sempre lavorato tutti per la pace, questo è corretto. Dopodiché, come io ho spiegato molte volte dal mio punto di vista, per costruire la pace bisognava impedire che ci fosse un'invasione", ha detto il presidente del Consiglio, "oggi se si parla della possibilità che si vada, come tutti auspichiamo e come tutti abbiamo lavorato perché accadesse, verso uno scenario di pace è perché gli ucraini hanno avuto un coraggio straordinario e perché l'Occidente ha sostenuto l'Ucraina. E quindi penso che questo sia l'elemento che fa la differenza. Dopodiché ovviamente vedremo come evolve lo scenario nelle prossime settimane ma io ribadisco che finché c'è una guerra l'Italia sarà al fianco dell'Ucraina".

 

Quindi la risposta alla segretaria del Pd sullo sciopero. "Ieri Elly Schlein ha detto che io, come era la parola..., 'svilisco i diritti sindacali' perché, in una trasmissione radiofonica diciamo leggera, ho risposto a un sms in modo leggero, dicendo che non mi sentivo bene ma ero comunque a fare il mio lavoro perché, come voi capite benissimo, qui non c'è nessuno che mi possa sostituire". Meloni spiega che "chiaramente citavo il tema dei diritti sindacali" aggiungendo che "mi dispiace che, anche su questo, si riesca a fare una polemica su una cosa completamente inutile".

 

"Non so cosa si intenda per 'svilire i diritti sindacali' che questo governo - puntualizza - difende molto meglio della sinistra al caviale, ma so che sono abituata a fare il mio lavoro anche quando non sono al massimo della forma, perchè è l'impegno che mi sono presa con gli italiani e spero che la sinistra, prima o poi, individui qualche tema serio sul quale fare politica con questo governo, in attesa di ritrovare una identità - incalza la presidente del Consiglio - che le consenta di stare a fianco dei cittadini".

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