Meloni da Trump per facilitare il dialogo Usa-Ue

3 giorni fa 11

AGI - "Giorgia Meloni può per quello che le sarà possibile, fare da facilitatore per quanto riguarda questa trattativa sui dazi". Il governo - la posizione è riassunta dal ministro per gli Affari europei, coesione e Pnrr Tommaso Foti - attende con trepidazione l'incontro che la premier avrà giovedì nello studio Ovale della Casa Bianca con Donald Trump.

 

La linea è "quella del buonsenso, che il governo italiano ha sempre tenuto, non inseguendo gli ultrà di Parigi o di Bruxelles che parlano di bazooka, di contro dazi, di guerre commerciali", ha osservato il vicepremier Matteo Salvini.

 

"Meloni dovrà lavorare per convincere Trump a continuare la trattativa con l'Europa. Non va a trattare per l'Italia contro l'Europa, va a sostenere posizioni che sono europee, in contatto sempre con Ursula von der Leyen", ha spiegato anche l'altro vicepremier Antonio Tajani.

 

Gli esponenti dell'esecutivo - dal responsabile della Difesa, Guido Crosetto allo stesso ministro Foti - sottolineano come sul tavolo non ci sia solo la questione delle tariffe, ma anche tanti altri dossier, dall'Ucraina al Medio Oriente, dalla cooperazione all'energia e la spesa militare. Insomma, un confronto a 360 gradi. L'obiettivo primario resta quello di rimuovere i dazi e sgombrare il campo da qualsiasi scenario di guerra commerciale ma la premier affronterà anche gli altri temi di politica internazionale, a partire dalla necessità di continuare a sostenere Kiev. La guerra in Ucraina è stata al centro dell'incontro tra la premier e il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store.

 

"Quello che vediamo negli ultimi giorni, con bombe e droni contro i civili, è uno sviluppo estremamente drammatico e dobbiamo essere fermi su questo" io e Meloni "abbiamo la stessa visione", ha detto quest'ultimo conversando con i giornalisti al termine del faccia a faccia a palazzo Chigi. Il tema delle risorse da destinare alla Difesa? "Verrà affrontato nel summit Nato di giugno" e "quello che abbiamo concordato" con la premier Meloni "è che una cosa è ciò che spendiamo e l'altra cosa è come spendiamo".

 

E sul tema dei dazi ha aggiunto: "Credo che l'Europa stia valutando l'acquisto di energia dagli Stati Uniti. Stiamo tutti valutando l'acquisto di equipaggiamento militare dagli Stati Uniti. Questo è positivo, ma costruire dazi doganali gli uni contro gli altri in una spirale crescente non è positivo". 

 

La missione della premier Meloni negli Usa sarà "delicata, non c'è niente di semplice, ma fortunatamente abbiamo buoni rapporti con tutti", ha affermato il segretario della Lega. "Il viaggio della premier va sostenuto da tutti", dice il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi. "Noi guardiamo solo l'interesse nazionale ed europeo che ovviamente difendiamo", rilancia il ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida.

 

Un incontro bilaterale quello tra il capo dell'esecutivo e il presidente americano che, nelle intenzioni della maggioranza, servirà a rafforzare il patto atlantico, e che Bruxelles guarda con favore. "La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sono state in contatto regolare", ha fatto sapere la Commissione Europea.

 

"Ogni iniziativa di contatto è benvenuta e viene strettamente coordinata", fermo restando che "la competenza per negoziare accordi commerciali spetta all'Ue". Anche le forze dell'opposizione aspettano di capire quale sarà l'esito della visita della premier Meloni negli Stati Uniti. "Le buone notizie non possono essere quelle di aumentare le commesse militari dall'America o l'acquisto di gas Usa, ma deve essere una cosa onorevole per i nostri interessi, per la nostra dignità, per il nostro prestigio", dice il presidente M5s Giuseppe Conte.

 

"Il governo abbia la schiena dritta", ripetono dal Pd. "La questione dei Dazi non la sta gestendo Giorgia Meloni ma la sta gestendo l'Unione europea con il commissario Sefcovic", taglia corto il leader di Iv, Matteo Renzi. "Meloni eviti fughe in avanti nazionaliste", l'invito di Riccardo Magi di +Europa. "Sono tutte polemiche avvilenti e un po' ideologiche", dice il leader di Azione Carlo Calenda. 

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