Mattarella ricorda De Gasperi, "ricostruttore della Patria"

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AGI - Padre fondatore della Repubblica e pioniere dell'Unione europea. È corale il ricordo di Alcide De Gasperi, leader della Democrazia cristiana e per otto volte presidente del Consiglio, scomparso 70 anni fa. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una nota ha onorato "lo straordinario contributo alla causa della libertà, alla costruzione della democrazia e di un ordine internazionale pacifico e più giusto" di De Gasperi che, ha sottolineato ancora, "per quasi due anni, durante la Seconda Guerra Mondiale con l'inclusione nell'Alpenvorland, provincia del Reich nazista - difese l'italianità del suo popolo e profuse il suo impegno politico nell'affermazione di altrettanta tutela dei diritti di ogni comunità".

 

Mattarella ha ricordato la carcerazione subita da De Gasperi per "l'opposizione nei confronti dell'affermazione del regime fascista" e la sua azione per "pervenire a un ordinamento statale basato sul rispetto delle libertà fondamentali che lo portarono in seguito a essere riconosciuto come ricostruttore della Patria". Il Capo dello Stato ha riaffermato anche l'impegno di De Gasperi dopo la Seconda Guerra Mondiale, "dove - ha spiegato - in seno a complessi negoziati internazionali, seppe raggiungere equilibri che affermarono nuovamente la dignità dell'Italia gravemente compromessa dalla dittatura", la sua "lungimiranza" nell'adesione dell'Italia all'Alleanza Atlantica e "l'avvio del processo di integrazione europea - suo costante obiettivo".

 

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, sui social ha scritto che De Gasperi "è giustamente ricordato come un importante statista, un grandissimo mediatore e un pioniere dell'Unione europea", mentre il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha ricordato in una nota "l'uomo, lo statista e il simbolo della ricostruzione democratica dopo gli anni della guerra e del fascismo. Interprete delle esigenze dei tempi, di profonda cultura cattolica e autonomista convinto, lavorò per il dialogo, affrontando scelte di enorme complessità". "Ci consideriamo i suoi eredi, precursori del processo d'integrazione economica e politica dell'Europa", ha invece affermato sui social il ministro Antonio Tajani, segretario di FI. "Grazie a lui l'atlantismo e relazioni con gli Stati Uniti rappresentano un patto di sicurezza e una garanzia di pace".

 

Tanti i messaggi giunti dal centrosinistra. Per Matteo Renzi, De Gasperi è "lo statista italiano più importante del secolo, il vero padre della repubblica italiana, un grande democratico cristiano", e secondo Lorenzo Guerini, presidente del Copasir, De Gasperi "ha vissuto l'unità nazionale come ideale, l'onore della propria patria come compito, la promozione e la difesa della libertà e della democrazia come missione". Ettore Rosato, di Azione, lo ha definito "statista, europeista, antifascista, italiano per scelta. È stato un vero padre della nostra nazione".

 

De Gasperi è stato ricordato anche con una messa nella basilica di San Lorenzo fuori le mura, dove è sepolto. Una cerimonia voluta dalla Fondazione De Gasperi, presieduta da Angelino Alfano. "Salvaguardare i suoi ideali e la sua memoria significa salvaguardare anche la nostra Repubblica", ha detto questa mattina l'ex ministro che in un editoriale sul Corriere della Sera oggi scrive: "In tutta la vita aveva lavorato, faticato, sofferto per piantare i semi della pace, della concordia nazionale, della prosperità: quei semi diedero frutto immediato, ma il raccolto arriva fino a noi". Al rito religioso, officiato da monsignor Baldassarre Reina, vicegerente della Diocesi di Roma, hanno partecipato tra gli altri Paolo Alli, Pierluigi Castagnetti e Silvia Costa. 

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