Mattarella riceve l'Italtennis: "Sinner? Complimenti per gli Australian Open"

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AGI - Come annunciato, Jannik Sinner era il grande assente, ma questa mattina al Quirinale, dove il presidente Sergio Mattarella ha celebrato i successi dell'Italtennis di questi ultimi mesi ricevendo gli atleti e i vertici della Federazione, non si è fatto altro che parlare del numero uno al mondo.  "L'anno è iniziato bene" per il tennis italiano con la vittoria di Sinner agli Australian Open, "gli facciamo i complimenti - ha esordito il Capo dello Stato -. E' stato un anno di grandi successi, una stagione straordinaria, la Davis è stata felicemente accompagnata dalla Billie Jean King Cup ed ora viene arricchito anche il Salone degli Specchi". A questi trofei va aggiunto anche "un altro capitolo di grandi risultati" come le ultime Olimpiadi. 

 

Mattarella ha ricordato gli anni in cui - era il 1948 - il tennis italiano tentava di reinserirsi nel circuito delle grandi competizioni a livello internazionale. Un percorso che è stato completato nel tempo mentre allora "mai avremmo sperato di arrivare a questi successi". "Grazie per quello che avete fatto", ha proseguito rivolgendosi ai presenti, citando per nome gli atleti che hanno legato il loro nome alla attuale stagione di vittorie e ottimi piazzamenti ("due finali di seguito sono un eccellente risultato"). "Non è giusto pretendere che tutto questo divenga un'abitudine, ma mi auguro che questa consuetudine si ripeta nel tempo". Ad ogni modo si deve tener presente cosa ci sia dietro i tanti risultati positivi: "Come ha detto Jasmine Paolini, non è necessariamente la vittoria quello che entusiasma ma quanto ci si impegna, lo spirito di squadra, l'armonia dei gruppi". Poco prima, infatti, la tennista toscana si era rivolta così a Mattarella: "Lei è un appassionato del nostro sport e le promettiamo che ce la metteremo sempre tutta, rappresentando l'Italia con orgoglio e con onore, questo è un giorno che porteremo per sempre nel cuore". 

 

L'assenza di Sinner, come detto prima, è stato il tema maggiormente dibattuto. "Sono estremamente dispiaciuto per quello che è successo. Naturalmente non ci dobbiamo dimenticare di quello che abbiamo visto in televisione sette giorni fa, dieci giorni fa. E quindi la situazione psicofisica del ragazzo richiede estrema attenzione", ha detto, alla fine dell'incontro al Quirinale, il presidente Fitp Angelo Binaghi. "Ciò nonostante, insomma, in un'occasione come questa, pur capendo tutto questo, ci avrebbe fatto immensamente piacere, naturalmente, poter festeggiare con lui".

 

Stesso discorso per il presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Sono estremamente dispiaciuto per la sua assenza, ma se uno ha degli impedimenti... non aggiungo altro. L'atmosfera è stata comunque bella". 

 

E' toccato poi a Matteo Berrettini: "Sinner? L'ho citato perché è un grandissimo protagonista del tennis italiano. E' il protagonista, con la vittoria ancora una volta a Melbourne. Ovviamente in Davis è stato fondamentale, ho avuto la fortuna di giocare il doppio con lui, quindi si merita la citazione, ma non solo per questo. Sta facendo grandissime cose, abbiamo la fortuna di averlo in squadra con noi. Ho sentito Jannik dopo la finale, gli ho fatto i complimenti, ovviamente avrà ricevuto un milione e mezzo di messaggi, quindi ci limitiamo in questi casi a scambiarci pochi messaggi, però immagino sia contentissimo e con lui anche tutto il suo team". Cosa è cambiato quest'anno qui al Quirinale? "Che non c'è Jannik...", scherza. Poi più serio: "Ho più certezze ma nello stesso tempo c'è da lavorare duro e impegnarsi per sollevare qualche trofeo". 

 

Parlando della sua ritrovata condizione fisica e psicologica, Berrettini ha rivelato che "una delle parole chiave di quest'anno è il gusto, cioè la voglia di entrare in campo, di allenarsi, di giocare le partite. Non sentire il dovere di farlo, ma il piacere perché poi alla fine ho iniziato a giocare a tennis per questo. Ho sognato e ho provato a diventare un tennista professionista perché era il mio desiderio più grande non perché qualcuno mi ha mai obbligato, quindi credo che questo sia fondamentale per il mio percorso di crescita che è continuo nonostante giochi a tennis da tanti anni. Quindi sono veramente anche un po' emozionato se vado a pensare a quello che è successo e come nel giro di poco più di un anno, sia cambiato tutto". Tra i suoi desideri più intensi per quest'anno, Berrettini mette la partecipazione agli Internazionali di tennis nella sua Roma: "Sono tre anni che non riesco a giocare, quindi spero di esserci, farò di tutto per esserci - ha detto -, è il torneo che più mi emoziona e che più mi ha spinto a sognare di diventare un tennista. Quindi cercherò di arrivare nelle migliori condizioni possibili e vediamo come andrà".

 

 

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