Mattarella ad Agrigento "capitale della cultura": "Necessario rigenerare coesione e procedere insieme"

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AGI - "Agrigento intende parlare al resto del Paese e all'Europa di cui è parte. Agrigento, centro irradiatore dell'antica civiltà greca già nel sesto secolo avanti Cristo. L'Akragas di Empedocle, che defini' 'radici' i quattro elementi che indicava come costitutivi del tutto: il fuoco, l'aria, la terra, l'acqua. Questi quattro elementi sono ora stilizzati nel logo ufficiale di Agrigento Capitale della Cultura: per Empedocle l'unità degli elementi era la scintilla della nascita di ogni cosa, la separazione invece era causa di morte. Un simbolo che ripropone la necessità di ricomporre, di rigenerare coesione, di procedere insieme". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al Teatro Piradello, all'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025. Rigenerare coesione, ha aggiunto, "lo chiede il ricordo dei morti delle guerre che insanguinano l'Europa, il Mediterraneo e altre regioni del pianeta. Lo impongono le tragiche violazioni dei diritti umani che cancellano la dignità, e la stessa vita. Lo esigono le diseguaglianze crescenti. Le povertà estreme, le marginalità. Lo richiede il lamento della terra, violata dallo sfruttamento estremo delle risorse, con le sue catastrofiche conseguenze, a partire dal cambiamento climatico". 

 

"Mai come adesso abbiamo coscienza del fatto che l'opera delle istituzioni e le politiche pubbliche sono importantissime e tuttavia non basteranno se non verranno sostenute da una corale responsabilità dei cittadini", ha continuato Mattarella. I cittadini di Agrigento "da oggi, protagonisti della Capitale italiana della Cultura per il 2025. Agrigento, raccoglie questo, prezioso, testimone da Pesaro, nel centro dell'Italia. Che, a sua volta, lo aveva ricevuto dal nord del nostro Paese: da Brescia e da Bergamo. Una catena, di straordinario valore. Che, anno dopo anno, evidenzia il legame fra i diversi centri italiani. Ne mostra radici e progetti per il futuro. Ne pone in evidenza l'amicizia. Mette, in rilievo, il valore, degli scambi, tra patrimoni culturali, della conoscenza".

 

L'Italia, ha aggiunto il presidente della Repubblica, "e' colma di luoghi carichi di storia, di arte, di bellezza. Un patrimonio che accumulato nei secoli ne ha contrassegnato l'identità. Nel succedersi delle esperienze dei popoli che l'hanno abitata e accresciuta. Nulla, piu' di, questa, parte della Sicilia. Nulla piu' di questa terra, e' testimone del valore del succedersi delle civiltà". Natura, storia, cultura "sono elementi del nostro patrimonio genetico". Le metropoli italiane, "mete di turismo crescente, non sono i soli centri di gravità. La ricchezza del nostro Paese sta nella sua pluralità. Nella sua bellezza molteplice. A fornire pregio particolare all'Italia sono proprio le sue preziose diversità, le cento capitali che hanno agito, nell'arco di secoli, come luoghi capaci di esprimere comunità. Una grande ricchezza, per il nostro percorso nazionale". 

 

Non solo i cittadini di Agrigento, "da oggi protagonisti della Capitale italiana della Cultura per il 2025", ma anche i "lampedusani", "concittadini, che le ferite del nostro tempo hanno reso avanguardia della civiltà europea. Espressione di cultura solidale". 

 

"Uno degli intenti per Agrigento, in questo 2025, e' quello di non essere soltanto lo spettacolare palcoscenico della Capitale della Cultura, ma di costituire sollecitazione e spinta per tante altre realtà italiane". Cosi' il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di inaugurazione di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025, al Teatro Pirandello. "Tante realtà, nelle regioni d'Italia - spiega - detengono inestimabili risorse che rischiano di deperire senza cura adeguata. I molti tesori della penisola sono strettamente legati alle comunità che li hanno espressi, al loro peculiare sviluppo e siamo consapevoli che ci sono, oggi, aree in sofferenza, abbandoni necessitati, rischi di spopolamento. Riportare equilibrio nei luoghi dove la natura e' stata forzata e in cui risiedono tanti beni della cultura italiana costituisce strada obbligata per favorire una crescita sostenibile, e per rafforzare il Paese nella sua interezza".

 

Sfida per le grandi opportunità 

 

Agrigento Capitale 2025, per Mattarella "è una sfida per accrescere le opportunità dove oggi si sono ridotte. Una voce che afferma che le periferie sono anch'esse motori di cultura e di progettualità. Questa la sfida che il nostro tempo ci presenta. Agrigento intende parlare al resto del Paese e all'Europa di cui è parte". 

 

"La cultura è una sorgente di umanità cui attingere per dotarci di nuovo dinamismo. Il se', l'altro, la natura recita il tema scelto da Agrigento. La connessione tra cultura e natura e' quanto mai attuale, incalzante. La Valle dei Templi, meravigliosa scenografia vivente che domina queste terre da oltre duemila anni, diventa cosi' l'icona piu' affascinante di quel binomio cultura-natura che si pone davanti al nostro tempo come una prova decisiva". 

 

"La nostra Costituzione - ha aggiunto - e' stata lungimirante, affiancando, nell'articolo 9, la promozione della cultura alla tutela del paesaggio. Mai come adesso comprendiamo l'urgenza di un riequilibrio, di un nuovo sviluppo che potrà essere veramente tale solo se sarà sostenibile sul piano ambientale e sociale. Mai come adesso abbiamo coscienza del fatto che l'opera delle istituzioni e le politiche pubbliche sono importantissime e tuttavia non basteranno se non verranno sostenute da una corale responsabilità dei cittadini. La percezione del bene comune e' cultura. E' cultura il sapere di chi e' aperto alla conoscenza del mondo, di chi ha sete di conoscere altri uomini, di chi sa che la vita e' frutto dell'incontro. Le scoperte e la loro condivisione accrescono le opportunità. Non e' una condizione statica, l'inerzia che nutre la storia, bensi' la crescita del sapere che si trasmette e si diffonde". Italiani da ogni regione saranno richiamati dal patrimonio culturale di Agrigento, "dalle proposte che saprete avanzare. Concittadini di ogni Paese d'Europa, turisti da ogni provenienza. Una frequenza di incontri, di volti, di lingue, di esperienze, di curiosità, destinate a lasciare il segno, ad arricchire le reciproche capacità di comprensione, l'identità di ciascuno". 

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