Le Terme di Caracalla in festa per la 'combattente' Fiorella Mannoia

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AGI - Emozioni e divertimento per "Semplicemente Fiorella", concerto evento andato in scena in due serate alle Terme di Caracalla, dove Fiorella Mannoia ad un anno dai memorabili sold-out con cui l'artista ha festeggiato sul palco il traguardo delle 70 candeline, ha voluto concedersi un'altra occasione fra amici approfittando dell'abbraccio del suo pubblico. Nella serata del 3 giugno, sold-out come quella successiva, insieme a Fiorella sul palco sono saliti tanti ospiti che hanno regalato duetti esclusivi, performance irripetibili e momenti di pura emozione: c'erano Arisa, Ariete, Francesca Michielin, Giorgio Panariello, Il volo, Nek, Sangiovanni, Serena Brancale, Antonia.

Ieri, 4 giugno, ultimo dei due eventi, in un mosaico di generi e talenti, fra passato e presente, fra brani del suo repertorio, sul palco sono salite Rose Villain e Lorendana Bertè per rendere omaggio a una grande interprete della musica italiana a 30 anni dalla sua scomparsa ovvero, la meravigliosa Mia Martini, all'anagrafe Domenica Bertè, sorella di Loredana. Per lei, Rose Villain, Loredana e Fiorella Mannoia hanno cantato la bellissima "Almeno tu nell'universo", regalando emozioni alla platea. Poi, spazio a Loredana Bertè da sola che infiamma la platea cantando "Sei bellissima" e il pubblico riserva una standing ovation alla donna che la stessa Mannoia, definisce una "interprete con una voce che graffia e fa venire i brividi per quel suo modo di aggrapparsi alle note".

La festa collettiva nella cornice bellissima del parco delle terme di Caracalla di Roma, è proseguita con un altro omaggio a Battisti, rivolto dalla stessa Fiorella, poi un aneddoto su una canzone scritta apposta per lei da Francesco De Gregori dedicata a Giovanna D'Arco; e a seguire, omaggio a Napoli, la "seconda città che adoro dopo Roma", dice la cantante: ed è la volta di "Tu si 'na cosa grande" brano di Domenico Modugno con Sal da Vinci che poi fa ballare il pubblico duettando in "Rossetto e Caffé".

Spazio anche ad Alessandro Siani, con il suo monologo sui telefonini, a Beppe Fiorello che ricorda Andrea Camilleri -"non demordete dalle vostre idee", proclama citando lo scrittore - e a Franco Battiato. E poi il cantautore romano che più romano non si può: Antonello Venditti. Insieme i due regalano al pubblico una bellissima versione di "Che fantastica storia è la vita", dove il sax la fa da padrone. Standig ovation anche per l'autore di Roma Capoccia. Fra un brano e l'altro dell'artista romana, ecco un altro duetto con Diodato, con "Fai rumore" e un altro ancora con Tiromancino e i "Due destini". Nostalgia degli anni passati con Raf, che dopo una prima parte al pianoforte, canta con lei "Cosa resterà degli anni 80".

Sul palco anche Fabrizio Moro, che canta un brano scritto appositamente per lei: "I pensieri di Zo". Ovazione del pubblico per Brunori Sas che regala insieme a Mannoia una splendida versione di "Dio e morto". Altro duetto con Michele Bravi, e poi eccola da sola interpretare "Combattente", "una canzone che vale per ognuno di noi, perché tutti siamo combattenti. Voglio dedicarla a Martina, a Giulia, a tutte le nostre sorelle a cui è stato impedito di combattere. Una, nessuna centomila", ha gridato dal palco.

Nel finale dopo oltre due ore e mezza di concerto fatto tutto di fila, una delle sue hit di punta: "Quello che le donne non dicono", che Fiorella Mannoia sceglie da diversi anni, purtroppo, di cambiare nel finale: "Ti diremo ancora un altro... No. E se dico No, è No". E con lei il pubblico urla a gran voce "No!". "Vi prego - ha detto la cantante - insegnate ai vostri bambini fin da piccoli a rispettare il corpo di una donna. Sarebbe bene, un lusso, se lo facessero i padri. Insegnate che quando una donna dice no, in qualunque condizione si trovi e qualunque vestito indossi, è no!".

Ricordiamo a questo proposito, che Fiorella Mannoia è presidente onorario della Fondazione "Una, Nessuna, Centomila", dedicata alla prevenzione e al contrasto della violenza sulle donne. Si chiude con una versione tutta da ballare del "Cielo d'Irlanda" e con un brano cantato senza musica, un testo famoso di Boris Vian: "Il disertore", per dire "no" a tutte le guerre e invocare, salutando, "Palestina libera". Oltre a una super band, sul palco con lei anche quest'anno c'è stata l'Orchestra Sinfonica Saverio Mercadante di Altamura diretta dal Maestro Rocco De Bernardis.  

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