La politica ad Hammamet sulla tomba di Craxi. La figlia Stefania "solo esponenti di centro destra"

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AGI - A 25 anni dalla scomparsa, qual è l'eredità che ha lasciato Bettino Craxi nell'Italia di oggi? "Lascia tante intuizioni, penso al ruolo dell'Italia nel Mediterraneo, al concetto di patria che fu il primo a pronunciare a sinistra e che mutua dal Risorgimento, alla battaglia sulla giustizia. Craxi è tuttora di estrema attualità, l'ascia delle grandi intuizioni: c'è chi ha saputo coglierle, cioè il centrodestra, e chi no". Lo dice Stefania Craxi conversando con i giornalisti ad Hammamet, dove si sono svolte le celebrazioni commemorative dell'ex leader socialista, morto in questa città balneare della Tunisia, dove trovo' rifugio dopo aver lasciato l'Italia in piena Tangentopoli.

 

Quest'ultima, ha sottolineato Stefania Craxi, ha rappresentato una "brutta pagina" della storia d'Italia che "ha lasciato delle distorsioni sul nostro sistema politico e istituzionale e finché non si faranno i conti con la storia repubblicana fino in fondo, anche con la brutta stagione di mani pulite, sarà difficile riprendere il normale corso democratico".


Presenti nella città tunisina anche il presidente del Senato Ignazio La Russa e il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Le istituzioni del centrodestra in questi anni sono venute spesso. Chi non è mai venuto è un esponente istituzionale o politico di rilievo del centrosinistra". Di quell'area politica "nessuno ha ancora messo i piedi nella sabbia di Hammamet", ha infine osservato Craxi. 

 

"Bettino Craxi insieme ad Andreotti e a Berlusconi è stato uno dei grandi protagonisti della politica estera del nostro Paese. Ha fissato per il partito socialista una posizione riformista e non sottomessa all'egemonia del partito comunista. Nel mio partito convivono un'anima cattolica, una liberale e una riformista e credo che molti elettori del partito socialista di Craxi continuino a votare per Forza Italia". Antonio Tajani - a margine della riunione del Ppe a Berlino - ricorda cosi' che sarà oggi, anche a nome del governo, ad Hammamet in Tunisia per ricordare il leader socialista nel 25esimo anniversario della scomparsa.

 

 

"È giusto che come rappresentante del governo e come segretario di Forza Italia vada a ricordare un personaggio politico - rimarca Tajani - ingiustamente perseguitato da una furia giustizialista del passato. Un uomo che ha dato molto alla politica italiana" e ha aggiunto "è giusto stare qui", Craxi è stato "un grande italiano, non doveva morire in esilio, l'esilio è qualcosa che ci ricorda tempi bui". 

 

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