AGI - Grazie a un'analisi approfondita, condotta su ventiquattro pazienti, gli specialisti del dipartimento di neuroriabilitazione di Villa Margherita KOS, centro di riferimento nazionale per la riabilitazione neurologica, hanno rilevato miglioramenti significativi nelle funzioni motorie, cognitive ed emotivo-motivazionali dei pazienti con Parkinson coinvolti nel programma di danza artistica multisensoriale 'Dance Well', rispetto a quelli sottoposti a fisioterapia convenzionale. I risultati di questo lavoro, pubblicati su Brain Science, gettano le basi per definire terapie riabilitative più mirate, semplici ed efficaci per i pazienti con Parkinson.
Lo studio cita la celebre frase del romanzo 'L'idiota' di Fedor Dostoevskij "la bellezza salverà il mondo", per illustrare il potere dell'arte di influenzare il cervello umano. Se nel 1869 nulla si sapeva della neuroplasticità e del ruolo delle esperienze artistiche, come la danza, la musica e le arti visive, nel modulare i fenomeni cerebrali, oggi, la capacità del cervello di adattare le sue reti e connessioni in risposta a condizioni e stimoli dell'ambiente in continuo cambiamento, rappresenta una delle colonne della pratica riabilitativa in neurologia, anche per le malattie neurodegenerative come il Parkinson.
Lo studio pilota e i risultati
Lo studio pilota ha valutato l'efficacia, la fattibilità e la sicurezza di un programma di danza artistica multisensoriale per pazienti con malattia di Parkinson in fase iniziale-media. Ventiquattro pazienti sono stati assegnati casualmente a due gruppi: uno ha partecipato al programma 'Dance Well', mentre l'altro ha seguito la fisioterapia convenzionale. Parametri motori, cognitivi ed emotivo-motivazionali sono stati valutati prima e dopo il programma di riabilitazione.
I risultati hanno mostrato in entrambi i gruppi miglioramenti significativi nelle funzioni motorie, cognitive ed emotivo-motivazionali, con un incremento anche del 20% rispetto ai valori di base, ma con un incremento maggiore nelle misure di attenzione e motivazione nel gruppo Dance Well, impegnato nella riabilitazione tramite ballo nelle sale affrescate del Museo Civico di Bassano del Grappa.
Il programma 'Dance Well'
"Confermiamo con questo lavoro un dato di esperienza importante e percepito dai pazienti e dagli operatori. Viene confermata anche la validità di iniziative riabilitative complementari, comunitarie e relativamente semplici da attuare che possono essere replicate sul territorio. Il progetto 'Dance Well' rappresenta un approccio promettente e innovativo per la riabilitazione dei pazienti con Parkinson, integrando arte, musica e danza", spiega Daniele Volpe, direttore Centro Parkinson, Villa Margherita KOS.
La malattia di Parkinson e la riabilitazione
La malattia di Parkinson è un disturbo progressivo del comportamento motorio neurodegenerativo associato a scarsa mobilità, difficoltà di deambulazione, instabilità posturale con cadute, problemi cognitivi e motivazionali e ridotta qualità della vita. Le evidenze suggeriscono che l'attività fisica e la riabilitazione motorio-cognitiva possono migliorare la mobilità, l'equilibrio, la postura, la cognizione, l'umore e la qualità della vita nei pazienti parkinsoniani.
L'influenza dell'arte
Tra questi, le esperienze artistiche che combinano l'attività fisica con i principi della riabilitazione motorio-cognitiva, come la musica, le arti visive e la danza, potrebbero aiutare i pazienti migliorando le abilità motorie e le funzioni cognitive, fornendo al contempo benefici emotivi e opportunità di interazione sociale. Ballare in vari contesti musicali (ad esempio, danza irlandese, tango argentino, balletto, ballo da sala) ha dimostrato di influenzare positivamente la mobilità, la deambulazione, l'equilibrio, i tassi di caduta, le attività quotidiane e la qualità della vita nei pazienti con malattia di Parkinson.
I benefici
La musica e la danza possono infatti promuovere la riorganizzazione delle reti cerebrali a vari livelli motorio, cognitivo e motivazionale, influenzando positivamente l'entrainment, ovvero la sincronizzazione, il ritmo, la coordinazione motoria, la motivazione e l'emozione. Inoltre, la terapia artistica ha dimostrato di migliorare le abilità visuo-cognitive complessive e le strategie di esplorazione visiva, nonché la funzione motoria generale.