L'oro di Tita e Banti è solo il terzo bis azzurro dal 2000

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AGI - L'impresa dei velisti Ruggero Tita e Caterina Banti che si sono confermati campioni olimpici dopo Tokyo ha pochi precedenti nello sport italiano: nelle sei edizioni svoltesi dal 2000 in avanti, ci erano riusciti solo Valentina Vezzali nel fioretto femminile (capace di piazzare un tris di ori dal 2000 al 2008) e Niccolò Campriani nella carabina 3 posizioni (Londra 2012 e Rio 2016). Il 32enne di Rovereto a la 37enne romana possono vantare anche 4 titoli mondiali e 4 europei, a dimostrazione di una superiorità schiacciante in questa disciplina.

 

Andando più indietro sono stati otto gli azzurri capaci di confermare l'oro olimpico nell'edizione successiva dei Giochi: Ugo Frigerio (10 km di marcia), Alberto Braglia (all-around ginnastica artistica), Klaus Dibiasi (piattaforma 10 metri tuffi), i fratelli Abbagnale (canottaggio), Luciano Giovannetti (trap tiro a volo), Vincenzo Maenza (lotta greco-romana), Nedo Nadi (scherma), Paola Pezzo (mountain bike). Antonio Rossi trionfo' nel K2 1000 metri della canoa velocità sia ad Atlanta 1996 e Sydney 2000, ma cambiando compagno da Daniele Scarpa a Beniamino Bonomi. Agostino Abbagnale invece si prese due ori tra il 1996 e il 2000 passando pero' dal doppio al 4 di coppia.

 

A Tokyo nel 2021 l'Italia non aveva confermato nessuno degli ori di Rio 2016 (complice l'anno in più di distacco per la pandemia). Gli unici che possono ancora rivincere l'oro degli ultimi Giochi sono la 4100 maschile di atletica, approdata in finale, e l'acciaccato Gianmarco Tamberi nel salto in alto. 

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