L'ex Whirlpool annuncia 1.935 esuberi, ira di governo e sindacati

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AGI - La Beko-ex Whirlpool ha annunciato il piano per l'Italia, che prevede 1.935 esuberi a livello nazionale. È quanto si apprende da fonti sindacali, durante il tavolo in corso presso il Mimit con azienda, sindacati e tecnici del Ministero e presieduto dal sottosegretario con delega alle crisi d'impresa Fausta Bergamotto. Sarebbe prevista la chiusura di Siena, Comunanza (Ascoli Piceno) e della linea del freddo a Cassinetta. 

 

"Non condividiamo e non possiamo accettare il piano presentato oggi dai vertici di Beko Europe. Faremo rispettare la golden power, che per noi significa tutelare l'occupazione", ha dichiarato Bergamotto, dopo l'illustrazione del piano di trasformazione industriale di lungo periodo da parte dei rappresentanti del Gruppo Beko Europe, società nata dall'acquisizione di Whirlpool Europa da parte dell'azienda turca Arcelik, attiva nella produzione e nel commercio di elettrodomestici. "Non accetteremo conclusioni che non siano condivise con le organizzazioni sindacali", ha inoltre aggiunto Bergamotto a conclusione del tavolo con proprietà e organizzazioni sindacali. "Eserciteremo ogni tipo di azione possibile affinché la proprietà cambi strategia e, se necessario, ricorreremo anche all'azionista di riferimento di Beko Europe per chiedere il rispetto degli interessi del nostro Paese", ha concluso. 

I sindacati: "Piano brutale, il governo intervenga"

Oggi Beko nell'incontro tenutosi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha presentato un "piano industriale brutale, che prevede chiusure e licenziamenti", si legge in una nota di Fim, Fiom, Uilm, Uglm nazionali nella quale si chiede l'intervento dell'esecutivo: "Di fronte a ciò il Governo deve esercitare subito quella golden power che nei mesi scorsi si è vantato di avere inserito a protezione dei lavoratori nella fase di cessione di Whirlpool Emea a Beko e che non si comprende bene che funzione abbia in termini di deterrenza contro i licenziamenti. Ora è il momento di passare ai fatti, per scongiurare un piano socialmente brutale e il tentativo di saccheggio industriale operato da Beko". Il sindacato dichiara "immediatamente lo stato di mobilitazione in tutti gli stabilimenti". Il tavolo è riconvocato per il giorno 10 dicembre alle ore 14. 

 

 La multinazionale turca, come spiega la nota, ha difatti dichiarato la chiusura delle fabbriche di Comunanza, di Siena, il ridimensionamento della fabbrica di Cassinetta, della chiusura della ricerca e sviluppo di Fabriano e più in generale tagli in tutti i siti e gli uffici italiani per un totale di 1.935 esuberi su 4.440 occupati. Più in particolare il piano di Beko prevede le chiusure entro fine 2025 della fabbrica di congelatori di Siena e di quella di lavatrici di Comunanza, con la progressiva cessazione delle produzioni. A Cassinetta il piano prevede solo 3 linee produttive sulle attuali 5 di frigoriferi con 541 esuberi. A Melano gli esuberi sarebbero 66, a Siena 290, a Comunanza 320, a Carinaro 40, inoltre 198 sono nella ricerca e sviluppo, 98 nel commerciale Italia, 19 nel commerciale Medio Oriente e Africa, 363 nelle funzioni regionali". 

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