AGI – L’ex bimbo di Nevermind ha perso (di nuovo) la causa contro i Nirvana. Il giudice distrettuale statunitense Fernando Olguin ha respinto per la seconda volta l’azione legale intentata da Spencer Elden dichiarando che nessuna giuria ragionevole avrebbe potuto considerare “pornografica” la foto dell’album simbolo della band di Seattle.
“A parte il fatto che il querelante era nudo sulla copertina dell'album”, nulla “si avvicina a far rientrare l'immagine nell'ambito della legge sulla pornografia infantile”, ha affermato Olguin.
L'avvocato dei Nirvana, Bert Deixler, si è detto “lieto che il tribunale abbia posto fine a questo caso privo di fondamento e abbia liberato i nostri clienti da uno stigma frutto di false accuse”.
Tra gli imputati figuravano i membri superstiti dei Nirvana Dave Grohl e Krist Novoselic, la vedova del defunto cantante Kurt Cobain, Courtney Love, e il fotografo Kirk Weddle.
La causa era scaturita dall'uso da parte dei Nirvana di una foto scattata da Weddle al Pasadena Aquatic Center in California che ritraeva Elden mentre nuotava nudo verso una banconota da un dollaro appesa a un amo da pesca. Elden, oggi 34enne, aveva citato in giudizio per la prima volta la band e la sua etichetta discografica Universal Music Group nel 2021, accusandoli di averlo sfruttato sessualmente attraverso la sua raffigurazione sulla copertina e di avergli causato un danno personale continuativo.
Olguin ha archiviato il caso nel 2022 dopo aver ritenuto che le richieste di Elden fossero prescritte senza entrare nel merito delle sue accuse. La Corte d'Appello ha ribaltato tale decisione nel 2023. Poi la sentenza definitiva: l'immagine non può essere considerata pornografia infantile, ma ricorda più che altro una “foto di famiglia di un bambino nudo che fa il bagno”