Istat: l'inflazione rallenta a +1,1%. Nell'Eurozona scende al 2,2%

2 mesi fa 26

AGI - Secondo le stime preliminari, nel mese di agosto l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e dell'1,1% su base annua, da +1,3% del mese precedente. Lo rileva l'Istat aggiungendo che il lieve rallentamento del tasso d'inflazione riflette in primo luogo l'ampliarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -6,0% a -8,6%) e dei Beni durevoli (da -1,2% a -1,8%), ma anche la decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi all'abitazione (da +2,7% a +2,5%). Un sostegno alla dinamica dell'indice generale si deve invece all'accelerazione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +11,7% a +14,0%) e, in misura minore, dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,2% a +2,9%) e dei Beni alimentari lavorati (da +1,6% a +1,8%).

 

Nel mese di agosto l'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale a +2,0% (da +1,9% di luglio), e quella al netto dei soli beni energetici a +1,9% (da +1,8%). Nel loro complesso, i prezzi dei beni accentuano il calo su base tendenziale (da -0,1% a -0,5%), mentre la dinamica dei servizi risulta in lieve accelerazione (da +3,0% a +3,2%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si accresce, portandosi a +3,7 punti percentuali (dai +3,1 di luglio). 

 

L'aumento congiunturale dell'indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+3,2%), dei Servizi relativi ai trasporti (+1,9%, dovuto per lo più a fattori stagionali) e dei Beni alimentari lavorati (+0,9%). Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-1,0%) e dei Beni alimentari non lavorati (-0,6%). L'inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,1% per l'indice generale e a +2,2% per la componente di fondo. In base alle stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,1% su base mensile, a causa dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e aumenta dell'1,3% su base annua (in decelerazione da +1,6% di luglio).

 

Non frena il carrello della spesa

"Nel comparto alimentare i prezzi dei prodotti lavorati tendono ad aumentare il loro ritmo di crescita su base annua, contribuendo all'accelerazione dei prezzi del "carrello della spesa" (+0,9% da +0,7%). Un sostegno all'inflazione si deve inoltre all'evoluzione dei prezzi dei servizi, che risente delle tensioni nel settore del trasporto aereo. Ad agosto l'inflazione di fondo sale a +2,0% (da +1,9% di luglio)"

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano su base tendenziale (da +0,7% a +0,9%) ad agosto, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto decelerano (da +1,8% a +1,1%).

 

 

 

La situazione nell'Eurozona

L'inflazione annuale nell'Eurozona dovrebbe essere del 2,2% ad agosto, in calo rispetto al 2,6% di luglio, secondo una stima flash di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea.
Considerando le principali componenti dell'inflazione nell'area dell'euro, si prevede che i servizi avranno il tasso annuale più elevato ad agosto (4,2%, rispetto al 4,0% di luglio), seguiti da cibo, alcol e tabacco (2,4%, rispetto al 2,3% di luglio), beni industriali non energetici (0,4%, rispetto allo 0,7% di luglio) ed energia (-3,0%, rispetto all'1,2% di luglio).
Tra gli Stati, l'Italia registra uno dei tassi più bassi (1,3%) mentre il Belgio quello più alto (4,5%). Per la Germania viene stimato il 2%, per la Francia il 2,2 e per la Spagna il 2,4.

 

Schnabel (Bce), inflazione in calo secondo nostre previsioni

"I dati recenti restano coerenti con le prospettive di base che prevedono che l'inflazione scenda in modo sostenibile verso il nostro obiettivo del 2% entro la fine del 2025". Lo ha detto Isabel Schnabel, membro del consiglio direttivo della Bce, a una conferenza a Tallinn (Estonia). "Insieme ai segnali di un potenziale rallentamento dello slancio economico in altre parti del mondo, si riduce il rischio che un'ulteriore riduzione moderata e graduale della politica monetaria restrittiva possa far deragliare il percorso che riconduce alla stabilità dei prezzi", ha aggiunto. 

 

 

 

 

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