In 10 anni oltre 230 milioni per Pompei e Ostia Antica. Giuli: "Soldi ben spesi"

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AGI -  "Nell'ultimo decennio, il Parco archeologico di Ostia e quello di Pompei hanno ricevuto finanziamenti per un totale di quasi 230 milioni di euro. Soldi ben spesi". Lo ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, rispondendo a un'interrogazione nel corso del question time in Aula alla Camera.


"Gli eccezionali ritrovamenti degli ultimi giorni - ha ricordato - denotano, ovviamente, la necessità di proseguire le attività volte a consentire la messa in sicurezza e il restauro delle strutture circostanti, al fine di valorizzare appieno questi ritrovamenti. Per questo, il parco archeologico di Ostia Antica ha già richiesto un finanziamento straordinario cui è stato dato seguito; inoltre, grazie ai fondi del Piano Nazionale Cultura per il Parco archeologico di Pompei, pari a 23 milioni di euro, sarà possibile liberare risorse del bilancio ordinario del Parco per completare lo scavo della Casa del Tiaso. Al fine di arricchire la conoscenza e la fruizione di questi siti, sin da subito si è deciso di rendere accessibile ai visitatori l'ambiente del Tiaso dionisiaco e sono in corso approfondimenti in merito alla fattibilità di iniziative per raccontare il nuovo ciclo pittorico dionisiaco e il suo contesto storico e culturale a un pubblico più ampio". 

"Il quesito posto - ha spiegato il ministro Giuli - mi consente nuovamente di ritornare su due grandi scoperte archeologiche che si sono susseguite - a distanza di pochissimo tempo - presso il Parco archeologico di Ostia Antica e presso il Parco archeologico di Pompei. Le campagne di scavo condotte hanno dato alla luce ritrovamenti dall'inestimabile valore culturale per il nostro Paese solo nelle ultime settimane: da un lato, il mikveh - bagno rituale ebraico - di epoca romana emerso durante la campagna di scavo presso il Parco archeologico di Ostia, un unico nell'area mediterranea al di fuori di Israele; dall'altro l'affresco monumentale sui culti dionisiaci, del I secolo a.C., emerso a Pompei ne 'La casa del Tiaso'. Si tratta, in entrambi i casi, di scoperte eccezionali, il cui valore storico, artistico e rituale conferma che stiamo procedendo nella giusta direzione: continuare a finanziare le attività di scavo in un momento di massimo splendore per l'archeologia italiana e mondiale, che con i suoi parchi e musei registra numeri sempre più alti di visitatori".

 

 

"Non a caso, la scoperta del bagno rituale ebraico è avvenuta durante la campagna di scavo finanziata dal ministero della Cultura e realizzata nell'ambito del progetto Ops - Ostia Post Scriptum, in collaborazione con l'università degli studi di Catania e il Politecnico di Bari. Erano diversi decenni che il Parco non eseguiva scavi: senza i finanziamenti non sarebbe stato possibile promuovere una campagna di indagini archeologiche volta alla promozione della ricerca e al miglioramento della fruizione del sito. Grande soddisfazione emerge, quindi, dalle risorse investite, attraverso la Direzione generale Musei, nel predisporre e attuare un piano di interventi su scala nazionale, volto alla valorizzazione dei luoghi e degli istituti della cultura, lungo le due direttrici della manutenzione programmata e della promozione della ricerca archeologica. A sua volta, la scoperta pompeiana è frutto di una campagna di scavo iniziata circa un anno fa nell'ambito del progetto di valorizzazione 'Scavo, messa in sicurezza e restauro dell'Insulta 10 Regio IX'".


Infine, ha concluso Giuli, "consapevoli della centralità del nostro patrimonio culturale, cui intendiamo assicurare una piena promozione e valorizzazione, con il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero della Cultura è stato creato l'Istituto centrale per la valorizzazione economica e la promozione del patrimonio culturale, che opera nell'ambito del Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale, che ha tra le sue finalità anche quella di favorire l'incremento della redditività e della capacità di automantenimento finanziario degli istituti e dei luoghi della cultura statali. Si tratta di ulteriori dimostrazioni della grande sensibilità di questo governo per le attività di scavo, ricerca e tutela del nostro immenso patrimonio culturale".

 

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