Il tracciamento dei contatti può svelare le dinamiche di un'epidemia

4 mesi fa 86

AGI - I dati del tracciamento digitale dei contatti possono essere utilizzati per ricostruire le dinamiche epidemiche con un dettaglio senza precedenti. Lo dimostra uno studio, pubblicato sulla rivista Science, condotto dagli scienziati dell'Università di Warwick e dell'Università di Oxford. Il team, guidato da Michelle Kendall, ha valutato le informazioni raccolte dall'applicazione Covid-19, del National Health Service (NHS), per Inghilterra e Galles.

Scopo dell'indagine, quello di ottenere un quadro dettagliato delle dinamiche epidemiche e della trasmissione dell'infezione. I risultati mostrano che il tracciamento digitale dei contatti può fornire informazioni con una risoluzione temporale senza precedenti. "Gli strumenti digitali - osservano gli esperti - potrebbero svolgere un ruolo centrale nelle prossime epidemie, perché consentono una scalabilità senza pari e possono fornire dati precisi sulla salute pubblica".

Le epidemie, spiegano gli scienziati, sono guidate da modelli di trasmissione complessi e dinamici, il che rende difficile misurare tutti gli aspetti del processo di diffusione dell'infezione, specialmente in caso di patogeni respiratori a rapida diffusione. Una caratterizzazione dettagliata di questi sistemi può informare le decisioni di sanità pubblica e consentire interventi mirati.

 

Il tracciamento digitale dei contatti, proposto all'inizio della pandemia di Covid-19, è stato considerato per la sua efficacia nel ridurre la trasmissione, ma il suo potenziale per migliorare il monitoraggio dell'epidemia è rimasto ampiamente inesplorato. Nell'ambito di questo lavoro, il gruppo di ricerca ha considerato i dati raccolti in Inghilterra e Galles tra il 2021 e l'inizio del 2023.

Le informazioni ottenute dall'applicazione hanno rilevato cambiamenti significativi nei tassi di contatto e nella trasmissibilità, riflettendo eventi come l'allentamento dei lockdown, le festività natalizie e il campionato Euro 2020. Anche l'introduzione dei vaccini e l'emergere delle varianti Delta e Omicron hanno influenzato queste dinamiche. L'analisi ha rivelato un passaggio dalle infezioni domestiche ai contatti fugaci, in particolare nei fine settimana e durante le festività.

In particolare, l'applicazione ha rilevato 57 mila eventi di infezione durante il campionato, evidenziando l'impatto degli assembramenti a livello nazionale. Le festività stagionali hanno mostrato un andamento di maggiore mescolanza seguito da un periodo di calma a gennaio. I ricercatori hanno sviluppato un nuovo indicatore, R app (t), che riguarda il numero di riproduzione R(t) in tassi di contatto e tasso di trasmissione, accurati e disponibili almeno 5 giorni prima rispetto agli altri modelli disponibili. 

 

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