Il servizio civile incontra il Giubileo. A Roma con 600 volontari

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AGI - "Sono un ministro felice, anche se siamo in una fase storica nella quale la cronaca a volte è troppo spesso disperata e disperante. Questa prospettiva, che voi rappresentante, alimenta quella speranza che è il filo conduttore di questo anno. Il tema dell'apertura della porta [giubilare, ndr] è simbolica, è l'apertura di noi stessi agli altri e verso noi stessi, è volerci bene". Con queste parole il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha aperto il suo intervento all'evento che ha celebrato, al Teatro Argentina, gli oltre 600 volontari del Servizio Civile Universale, coinvolti in attività di accoglienza e assistenza ai pellegrini durante il Giubileo della Speranza 2025.

 

"Dovremmo tutti sentirci parte del servizio civile. Qui Roma non solo si trasforma ma tenta di migliorarsi, tenta di acquisire sempre più un profilo umano e farlo emergere. Sono orgoglioso di aver potuto raccogliere con entusiasmo questa possibilità di rinnovare la collaborazione. Oggi c'è il Giubileo, un'esperienza unica. Vogliamo fare in modo che circa 70mila ragazzi ogni anno possano iniziare, anche grazie al servizio civile, un percorso ancora più ricco di contenuti, che possa essere certificato anche nell'esperienza e nelle competenze acquisite. Questo 15% di posti che noi riserviamo nei concorsi pubblici per posizioni non dirigenziali è un altro riconoscimento della generosità che voi state dimostrando, della quale ha bisogno la macchina dello Stato in tutte le sue articolazioni. Il Servizio Civile Universale è un indicatore di tutto questo e noi vogliamo spalancarlo per renderlo il viatico della speranza che si alimenta con la pratica e non solo con la declamazione dei principi".

Per concludere il ministro ha rivolto un pensiero ai 653 aspiranti volontari esclusi: "Qui ci sono 632 ragazzi, ma ce ne sono molti di più che non sono entrati perché i numeri erano contingentati. Mi auguro che questa loro disponibilità, che questa loro predisposizione possa essere comunque tenuta in conto, che possano avere altre opportunità. Cercheremo di rintracciarli perché anche loro hanno dimostrato di essere pronti e questa città, questa nazione ha bisogno di questo spirito".

 

Alla celebrazione hanno preso parte anche il consigliere del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il Prefetto Ugo Taucer, e il coordinatore dei servizi di accoglienza e assistenza del Giubileo, Agostino Miozzo. Taucer nel suo discorso ha definito il Giubileo una "sfida" per la quale tutta l'Italia deve impegnarsi e mettere in campo la propria "capacità di accogliere".

 

E rivolgendosi ai volontari presenti in sala ha continuato: "Anche con la vostra collaborazione riusciremo ad affrontarla al meglio. Sarà sicuramente un'esperienza indimenticabile". Miozzo, invece, ha ricordato le parole che il fondatore di Apple, Steve Jobs, aveva pronunciati agli studenti: "Siate affamati, siate folli".

 

 

Miozzo ha suggerito ai volontari del servizio civile di seguire quell'insegnamento, di "studiare, analizzare, cercare di capire cosa significa assistere - ad esempio - un senza fissa dimora, che rappresenta qualcosa, che non è uno scarto della società, ma un prodotto della società".

 

Ha poi consigliato: "Chiedete, informatevi, rompete le scatole, litigate, ma non accettate passivamente disposizioni che non vi convincono. Vivete con intelligenza". E poi ricorda loro che "lo spirito di squadra è la carta vincente. Vivete con serenità questa esperienza che capita ogni 25 anni". 

 

 

 

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