AGI - "Onesto, generoso, attento alle necessità delle persone bisognose, amante dell'arte, della musica lirica e della barca a vela". E ancora: cattolico praticante fino all'ultimo con "un'intima comunione con il Signore", persona "appassionata del suo mestiere" e "riservata". È il volto di Pasquale Laurito, un pezzo importante di storia del giornalismo parlamentare, che da ora diventa memoria ed esempio da non dimenticare.
Ai funerali di Laurito, nella chiesa di Santa Emerenziana a Roma, è il volto dell'uomo buono a fare la parte da protagonista, quasi superando il ruolo di giornalista per tutta la vita, cronista sin dalla Costituente e poi decano della stampa parlamentare. Occhi e orecchie sempre attenti alla politica e ai suoi personaggi, per raccontare con sintesi intelligente e veritiera le attività dei partiti e dei loro leader. Forse, dicono le nipoti, non "avrebbe voluto", schivo com'era, e con il suo carattere "spigoloso", sottolineano i colleghi che gli vogliono bene, sentirsi dire pubblicamente "grazie", ma chi lo ha conosciuto sa quanto sapesse affezionarsi alle persone e quanto le sapesse circondare dalla sua presenza.
Tanti i giornalisti presenti per l'ultimo saluto. E non solo quelli della vecchia guardia. Ma anche i colleghi che in lui hanno sempre visto un'icona del mestiere e letto con attenzione la sua Velina rossa. E poi, funzionari di Montecitorio, assistenti parlamentari. Dei politici, l'ex presidente della Camera, Gianfranco Fini e per il Pd Gianni Cuperlo.
Un lungo applauso ha accolto le parole affettuose delle nipoti, i suoi "tesori" che lo hanno ricordato come "un dono". Strette di mano fra i colleghi al termine della cerimonia, ognuno con un aneddoto diverso, su Pasquale, che torna a riposare a Lungro, nella sua Calabria. A breve la cerimonia politica e laica a Montecitorio, il 18 marzo, dove ufficialmente verrà consegnata l'onorificenza che gli ha conferito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in quel Palazzo Montecitorio che fino a pochissime settimane fa lo ha visto 'dettare' la sua velina sulla scena e sui retroscena della politica italiana.