AGI - Un ricorso di Beppe Grillo ai giudici per rivendicare il simbolo del Movimento 5 stelle non avrebbe fondamento giuridico: ne è certo il notaio, e deputato, del Movimento, Alfonso Colucci. "Si configurerebbe - spiega - come un'azione temeraria e come tale investirebbe anche la responsabilità patrimoniale di colui che la pone in essere. E sicuramente - avverte - oggi saremmo meno dolci di quanto fummo a Napoli".
Il riferimento è al 2022, quando alcuni iscritti esclusi dal voto si rivolsero al giudice con un ricorso che venne bocciato. In questo caso, fa capire Colucci, Grillo sarebbe chiamato anche a sostenere le spese legali. "Questa eventuale iniziativa non ha alcun pregio giuridico né politico", osserva ancora per aggiungere ironicamente che "posso interpretarla come un'iniziativa di natura artistica". "Spero costituisca un elemento di rilancio della sua carriera artistica, ma ne dubito. Siamo molto tranquilli e molto sereni", ribadisce il parlamentare M5s.