Il banco di sabbia Sandy Cay si trova vicino all'Isola Thitu, conosciuta anche come Pag-asa, dove le Filippine hanno una base militare e una stazione di monitoraggio della guardia costiera. L'area è parte delle isole Spratly, un arcipelago strategicamente importante e ricco di risorse, ma conteso da diverse nazioni, tra cui la Cina, che ne rivendica quasi l'intero territorio.
Il botta e risposta
Il 26 aprile, il network statale cinese CCTV ha annunciato che la guardia costiera cinese aveva "attuato il controllo marittimo" sul banco Tiexian, parte di Sandy Cay, a metà aprile. La Cina considera queste azioni come un'operazione di "protezione dei diritti" e attività volte "all'applicazione della legge".
Tuttavia, il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale delle Filippine, Jonathan Malaya, ha respinto queste affermazioni, dichiarando che "non c'è alcuna verità" nel rapporto cinese. Ha accusato la Cina di utilizzare l'informazione per intimidire definendo tutta la questione come una "storia inventata" e un atto "irresponsabile" da denunciare alla comunità internazionale.
Simbolismo delle Bandiere
In un gesto simbolico di rivendicazione territoriale, CCTV ha pubblicato una fotografia che mostra quattro ufficiali della guardia costiera cinese che sventolano una bandiera nazionale sulla superficie bianca del banco di sabbia, descrivendolo come un "giuramento di sovranità". Pochi giorni dopo, la guardia costiera filippina ha diffuso una propria immagine che mostra marinai filippini che sollevano la bandiera delle Filippine sullo stesso banco di sabbia, durante una missione mattutina il giorno prima.
Pechino, scrive il New York Times, ha consolidato una massiccia presenza militare nelle isole Spratly, allestendo una base militare su terreni bonificati intorno a Subi Reef, vicino all'isola di Thitu, il più importante avamposto militare delle Filippine. La Cina rivendica circa il 90% del Mar Cinese Meridionale, parte del quale è rivendicato anche da Vietnam, Malesia, Brunei, Indonesia e Filippine. Manila è stata in prima linea nella lotta territoriale, affermando che, già in passato, le navi cinesi hanno bloccato l'accesso ai siti di pesca e ai giacimenti di petrolio e gas nelle acque della sua zona economica esclusiva
Esercitazioni congiunte tra Filippine e Stati Uniti e la Reazione della Cina
Nel frattempo, le forze militari statunitensi e filippine stanno conducendo esercitazioni congiunte, denominate "Balikatan". La Cina ha criticato queste esercitazioni, considerandole una minaccia alla stabilità regionale. In particolare, le navi da guerra cinesi sono state avvistate nelle acque filippine, con la portaerei cinese Shandong che si è avvicinata a soli 2,23 miglia nautiche (circa 4 chilometri) dall'Isola Babuyan, nel nord delle Filippine.
Le Filippine e la Cina, inoltre, si sono accusate reciprocamente di contribuire alla degradazione ecologica di diverse formazioni terrestri nel Mar Cinese Meridionale. La questione riguarda non solo le rivendicazioni territoriali, ma anche l'impatto ambientale delle costruzioni e delle attività militari nella regione.
La Posizione della Cina: "Protezione della Sovranità Territoriale"
Pechino ha ribadito che il banco Sandy Cay fa parte del territorio cinese e ha giustificato le sue azioni come una risposta a quelli che definisce "atterraggi illegali" da parte delle Filippine e altre provocazioni. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, ha dichiarato che le azioni della Cina sono finalizzate a "salvaguardare fermamente la sovranità territoriale nazionale".