AGI - "Ripartiamo da un torneo importante, dobbiamo essere coscienti che l'Italia deve essere teste di serie al Mondiale e la Nations League è la prima tappa di un percorso di due anni". Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina, ospite di 'Radio Anch'io Sport' su Rai Radio 1, in merito al ritorno della Nazionale di Luciano Spalletti in Nations League dopo il flop agli Europei.
"Spalletti deve ripartire dal gruppo e dalla consapevolezza di aver sbagliato una prestazione deludente contro la Svizzera - ha aggiunto il numero uno della Federcalcio - Abbiamo ammesso e analizzato gli errori, bisogna migliorarsi ma tutti insieme, e questo si ottiene essendo umili e uniti, essendo davvero una squadra e ricostruendo la fiducia all'interno del gruppo e con i tifosi" e ha aggiunto - "Bisogna innovare ma senza togliere quella incertezza del risultato, bellezza e spettacolarità del calcio trovano la sua massima realizzazione nel gol - ha aggiunto il numero uno della Federcalcio - Ma il calcio è diventato anche industria: dobbiamo preoccuparci di trovare col buon senso il giusto equilibrio tra evento e tutela della competizione".
"Spalletti? Valutare la qualità di un tecnico sulla base di un risultato a breve termine è un errore strategico. Quando lo abbiamo scelto era il migliore allenatore sul mercato. Darei fiducia assoluta a Luciano, avendo visto come lavora e dandogli il tempo necessario per ottenere i risultati, sapendo che i giocatori selezionabili, per una serie di ragioni, sono limitati rispetto ad altre nazioni" ha detto in merito all'ipotesi di un addio al ct Luciano Spalletti in caso di risultati deludenti della Nazionale in Nations League.