AGI - La data per l'elezione del nuovo presidente del Coni è certa da mesi, il 26 giugno, cosi' come i nomi degli 80 grandi elettori del conclave che si terrà nel Centro di preparazione olimpica all'Acqua Acetosa, a Roma, intitolato a Giulio Onesti. Alle 14 di giovedì prossimo, giovedì 5 giugno, si chiuderanno le candidature per la successore a Giovanni Malago', poi la mano, a livello burocratico passerà, alla commissione elettorale nazionale di Palazzo H che valuterà eventuali vizi o ineleggibilità.
Tra le cose certe c'è la pesante eredità che lascia Malago', numero uno dello sport italiano dal 19 febbraio del 2013 e non più ricandidabile. Una eredità che è fatta di risultati sportivi sia ai Giochi estivi che invernali, e consenso a livello internazionale. Un po' meno a livello di territori anche se Malago', almeno fino alla precedente legislatura, aveva cercato di coinvolgerli organizzando le sedute delle giunte nazionali in tutti i capoluoghi di regione (o province autonome). I suoi fedelissimi sostengono che non ci sarà più un presidente come Malago', altri guardano già al 27 giugno, ovvero a un "Coni nuovo". C'è chi dice che serve un presidente pacificatore, altri, tra cui il ministro dello Sport Andrea Abodi, che richiamano invece alla "collaborazione".
Il 26 giugno sarà eletto il nuovo presidente del Coni (al primo turno serviranno 41 preferenze ma poi dipenderà dal numero dei votanti) che resterà in carica fino a dopo le Olimpiadi di Los Angeles 2028.
Sei candidati
I candidati? Al momento sono sei, ognuno con motivazioni e aspirazioni diverse.
Si tratta di Luciano Buonfiglio, 74 anni, presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, Luca Pancalli, 61 anni, da 25 anni presidente del movimento italiano paralimpico e già vicepresidente del Coni (2004-2012), Ettore Thermes, 59 anni, ex velista, Giuseppe Macchiarola, 71 anni, medico sportivo delle squadre nazionali di boxe, presidente del Coni provinciale di Foggia, Mauro Checcoli, 82 anni, due medaglie d'oro olimpiche a Tokyo '64 nell'equitazione, e Carlo Iannelli, avvocato, padre di Giovanni, morto nel 2019 a 22 anni causa un incidente durante una gara di ciclismo e che si batte per una maggiore sicurezza.
C'è poi un nome pesante, pesantissimo, di quello che è stato il 'presidente di tutto', dal Coni al calcio (tre mandati) ma è stato anche membro del Cio, sindaco di Roma, senatore e ministro del turismo quasi quattro decenni fa. È quello di Franco Carraro, 85 anni, al quale non va di certo insegnato come funziona il mondo dello sport. Carraro è stato il numero uno dello sport italiano dall' 8 marzo 1978 al 7 febbraio 1987. Al momento è solo una suggestione molto forte anche perché la sua candidatura ancora non c'è. La campagna elettorale è già iniziata anche se decisive saranno le ultime settimane, anzi, l'ultima notte è sempre quella decisiva come già accaduto in passato (vedasi nel 2013 al Coni) anche in ambito Comitato Olimpico Internazionale.