Favino ai giovani: "Accettate la paura"

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AGI - La suggestiva Campari Lounge, situata presso la Terrazza Biennale, di fronte al Palazzo del Casinò, diventata ormai un punto d'incontro fondamentale per parlare di cinema e respirare l'atmosfera del Lido, ha ospitato una Masterclass con protagonista Pierfrancesco Favino, nel ruolo di Ambassador Campari, moderata dal giornalista e critico cinematografico Mauro Gervasini.

 

L'attore italiano di fama internazionale e tra i più affermati e riconosciuti anche all'estero, in concorso con 'Maria', ha condotto un dialogo esclusivo, carico di passione e amore per il cinema, rivolto ai giovani talenti emergenti e ai ragazzi di Generazione Do, il progetto di Daniele Orazi dedicato alla nuova generazione del cinema italiano.

 

Descrivendo la paura, come un sentimento inevitabile nell'essere umano e nella carriera di attore, Favino ha regalato immagini cariche di emozioni alla platea di giovani attori: "Ho avuto la fortuna di poter lavorare con registi che sono stati in grado di comprendere la persona al di là dell'attore, di accettare l'essere umano che si nasconde dietro la macchina da presa e accoglierne la paura" ha raccontato. L'antidoto per riuscire ad affrontare la paura - che accomuna tutti gli esseri umani - senza che diventi un limite invalicabile, è abbandonarsi ad essa attraverso la propria umanità e soprattutto la passione per l'arte cinematografica.

 

"Attraverso la passione siamo in grado di liberarci di ciò che non è essenziale, immergendoci in ciò che siamo e facciamo, perdendo il controllo di noi stessi - ha spiegato Favino - il nostro lavoro è costruire quel passo che ci consente di tuffarci nella paura e oltre di essa".

 

Lo stimolante talk ha poi affrontato le riflessioni e i consigli dell'attore, ai giovani talenti emergenti, rispetto a come prepararsi a un ruolo e affrontare le sfide dei provini. "Il primo mattone per costruire un personaggio è leggere la sceneggiatura come se non fossi tu a recitare - ha sostenuto Favino - e ai provini il mio invito è quello di presentarsi come si è, perchè molto spesso ti scelgono per come esci dalla porta". 

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