Ecco la classifica delle 100 migliori aziende per cui lavorare in Europa (e c'è anche una italiana tra le top10) 

1 mese fa 32

AGI - C'è un'organizzazione italiana nella top 10 dei migliori ambienti di lavoro in Europa per la categoria delle multinazionali e delle grandi imprese. Si tratta di Chiesi, gruppo biofarmaceutico internazionale con sede a Parma, focalizzato sulla ricerca che sviluppa e commercializza soluzioni terapeutiche innovative nel campo della salute respiratoria, delle malattie rare e delle cure specialistiche. È quanto emerge dall'edizione 2024 del ranking Fortune 100 Best Companies to Work For in Europe stilato da Great Place to Work, organizzazione di ricerca e consulenza leader a livello mondiale per la cultura organizzativa, ascoltando il parere espresso da oltre 1,3 milioni di collaboratori da tutta Europa.

La classifica è composta dalle 100 migliori realtà lavorative europee con più di 500 dipendenti, suddivise in due categorie (25 multinazionali e 75 grandi aziende) e che compaiono in almeno una delle oltre 21 classifiche nazionali Best Workplaces in Europa. Si tratta di organizzazioni virtuose che si distinguono dai principali competitor in particolare per il tema dell'equità: nelle 100 Best Companies to Work For in Europe il 78% dei collaboratori afferma che le promozioni sono eque, con una differenza di ben 33 punti percentuali rispetto alle realtà non presenti in classifica e il 70% invece dichiara di ricevere una quota equa dei profitti aziendali, contro il 36% fatto registrare dalle altre organizzazioni fuori dal ranking (+34%).

 

La classifica per settore

A livello di settori a cui appartengono i best workplaces europei vince l'Information Technology (22%), davanti a servizi professionali (15%), retail (10%), servizi finanziari e assicurazioni (9%), biotecnologia e farmaceutica, manifattura e produzione e alberghiero (7%). Entrando ancor più nel dettaglio del ranking e analizzando la top 10 dei migliori ambienti di lavoro a livello europeo tra le multinazionali vediamo come la vetta della classifica sia conquistata da DHL Express (trasporti), mentre completano il podio AbbVie (biotecnologie e prodotti farmaceutici) e Hilti (costruzioni e infrastrutture). Seguono poi Hilton (alberghiero), Cisco (IT), Stryker (manifattura e produzione), Allianz (servizi finanziari e assicurazioni), Specsavers (retail), Agilent Technologies (biotecnologie e prodotti farmaceutici) e Chiesi (biotecnologie e prodotti farmaceutici).

 

E le italiane?

L'Italia, oltre a Chiesi in top 10, può contare su altre due realtà produttive presenti nel ranking: al 43° posto c'è il Gruppo UNOX, impresa manifatturiera con sede centrale a Cadoneghe in provincia di Padova che è il principale marchio mondiale nel settore dei forni professionali, mentre occupa la 61° posizione W-Group, il nuovo gruppo italiano con sede centrale a Brescia multi-brand, multi-service e multi-country attivo nel mercato delle Human Resources Solutions.

“La presenza di un'organizzazione italiana nella top 10 delle migliori multinazionali per cui lavorare in Europa ci riempie di orgoglio – spiega Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia – Chiesi è per la terza volta in questa ambita classifica (2020, 2022, 2024). Prima di lei, ma con una cospicua distanza temporale, lo stesso risultato è stato raggiunto da Elica (2008, 2009, 2010), Ferrari (2003, 2007), Fater (2004, 2005, 2006) e Bacardi Martini (2003). Chiesi è quindi l'unica azienda italiana a raggiungere questo traguardo negli ultimi 15 anni. Siamo felici e orgogliosi, ma consapevoli di ciò che significa per il sistema imprenditoriale e produttivo del nostro Paese. È necessario, anzi urgente, per le organizzazioni italiane investire, sempre di più, nel più grande capitale di cui dispongono: la fiducia dei collaboratori. Creando e dando fiducia nell'ambiente di lavoro, come dimostrano i risultati ottenuti dalle 100 Best Companies to Work For in Europe, le organizzazioni sono in grado d'innovare più velocemente rispetto ai competitor e di adattarsi più rapidamente ai cambiamenti in atto nel mondo del lavoro”.

 

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