AGI - Addio all'artista Gianni Testa, conosciuto per i suoi celebri dipinti che ritraggono i cavalli. L'artista è venuto a mancare questa mattina a Roma. Tra pochi giorni avrebbe compiuto 88 anni. A darne notizia è la figlia Chiara. Nato a Roma il 23 ottobre 1936, conclusi gli studi superiori, Testa si iscrisse ai corsi di Architettura presso l'Università La Sapienza di Roma e, nonostante supero' a pieni voti il primo biennio, decise di lasciare per dedicarsi completamente alla pittura. Conobbe e frequentò gli artisti Carlo Quaglia, Carlo Levi, Renato Guttuso, Ennio Calabria e più tardi Pericle Fazzini, con i quali divenne amico. E proprio Levi, che vedendo nelle sue prime opere un certo autentico talento, per il quale si distingueva l'artista dal pittore, nel 1962 lo sollecitò a partecipare ed esporre in collettiva insieme con Quaglia, Guttuso, Mazzacurati e Domenico Purificato.
Molti i premi conseguiti, le rassegne collettive d'arte cui ha partecipato, dalla Biennale Romana (sin dal 1968) alla Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma (sin dal 1975), solo per citarne alcuni, e altrettanti i concorsi nazionali vinti, partendo dal primo Premio al Concorso "Brandy Italiano" del lontano 1970, fino al Premio alla Carriera consegnatogli dal critico d'arte Vittorio Sgarbi. Molte sono state le mostre in Italia e all'estero (Basilea, New York, Philadelphia). Nel 2014 venne organizzata una grande mostra antologica presso il Complesso del Vittoriano a Roma. I funerali si terranno domani, alle ore 12, nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo.