È morto Brian Wilson, l'anima dei Beach Boys

1 giorno fa 10

AGI - È morto Brian Wilson, cofondatore dei Beach Boys. Lo ha annunciato la BBC. Nato a Inglewood il 20 giugno 1942, avrebbe compiuto 82 anni la prossima settimana. Wilson ha fondato l'iconica band agli inizi degli anni Sessanta insieme ai fratelli Carl e Dennis. La famiglia ha diffuso un comunicato: "È con il cuore spezzato che annunciamo che il nostro amato padre Brian Wilson è morto. Non c'è altro che possiamo dire in questo momento."

La passione per la musica di Brian nasce molto presto. Come si legge nella sua biografia ufficiale, figlio primogenito di Audree Neva e Murry Wilson, musicista e macchinista, già a meno di un anno canticchia la melodia di "When the Caissons Go Rolling Along" e a due anni è colpito dalla "Rapsodia in Blue" di George Gershwin. Da piccolo canta a scuola e in famiglia con i fratelli Dennis e Carl. Per lui la musica è quasi una filosofia di vita: "Le canzoni non mentono. Le canzoni sono la forma più onesta di espressione umana che ci sia."

Nel 1960 Brian si iscrive alla facoltà di psicologia all'università El Camino di Los Angeles. Nel 1961 scrive la sua prima melodia originale, "Surfer Girl", che registra con i fratelli, il cugino Mike Love e Al Jardine per la Candix Records. Il brano diventa presto un successo in California e nasce così la band Beach Boys. Nel 1962 la band firma un contratto di sette anni con la Capitol Records, con cui incidono il secondo singolo "Surfin' Safari". Nel 1963 la prima canzone a entrare nella top-10 negli Stati Uniti è "Surfin' U.S.A". Il gruppo inizia così un lungo giro di concerti e arricchisce il proprio repertorio. Nel gennaio 1965 Brian lascia il tour per concentrarsi esclusivamente sulla composizione.

Nel 1966 esce Pet Sounds: "Mi sono detto che avevo finito il più grande album che io abbia mai prodotto", racconta Wilson, "volevo crescere musicalmente, espandere i nostri orizzonti e fare qualcosa che la gente avrebbe amato. E l'ho fatto." L'album non include però "Good Vibrations", che diventerà uno dei pezzi più amati della band.

A causa del successo, la Capitol Records lascia mano libera a Wilson per il nuovo progetto Smile. Le registrazioni tra la fine del 1966 e il 1967 però non vanno lisce, fra tensioni nella band e problemi personali di Brian, che risente molto dell'ascesa dei Beatles. L'album viene poi ribattezzato Smiley Smile ed è il primo per cui la produzione viene accreditata all'intero gruppo e non solo a Brian. Seguono gli album Wild Honey, Friends e 20/20, l'ultimo con la Capitol, dove però Brian praticamente sparisce a causa di depressione e uso di droghe.

Nel 1973, con la Reprise Records, esce Sunflower, con l'amatissima "A Day In The Life". Lo stesso anno arriva nei cinema il film American Graffiti, che rende immortali le prime canzoni dei Beach Boys. Seguono anni difficili per Brian, tra depressione e problemi familiari dopo la morte del padre, che culminano nel 1982 con l'uscita forzata dalla band. La ripresa arriva nel 1985, quando sale sul palco del Live Aid con i Beach Boys. Negli anni seguenti tenta la carriera da solista, senza grande successo.

Nel 1995 pubblica due album contemporaneamente: la colonna sonora del documentario di Don Was Wasn't Made for These Times e Orange Crate Art, dove si esibisce per la prima volta con le figlie, con cui si era riappacificato. Dal 1998 riprende i concerti dal vivo. Nel 2001 il Radio City Music Hall di New York celebra Wilson con un concerto a cui partecipano Elton John, Billy Joel, Paul Simon, Carly Simon, David Crosby e Sir George Martin.

Nel 2002 Brian condivide il palco con Paul McCartney ed Eric Clapton al Giubileo della Regina Elisabetta a Buckingham Palace. Nel 2004 esce Gettin' In Over My Head, con collaborazioni di Elton John, Paul McCartney ed Eric Clapton. Nel 2007 Wilson riceve il prestigioso premio del Kennedy Center, alla presenza del presidente George W. Bush. Nel 2016 pubblica la sua autobiografia I Am Brian Wilson, che diventa subito un best-seller. Per il suo ottantesimo compleanno, il 20 giugno 2022, riceve un regalo speciale: i più grandi artisti viventi registrano una versione di "Happy Birthday", da Elton John a David Crosby, da Graham Nash a Bob Dylan. L'ultima reunion dei Beach Boys è del 2023, ai Grammy Awards.

Leggi l'intero articolo