Dalla manovra alla Rai, i dossier sul tavolo della maggioranza

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AGI - La priorità nel governo resta l'economia, "la situazione economica non è facile, penso che la differenza la faccia come le risorse, che non sono molte, vengono utilizzate", ha detto Giorgia Meloni sabato al Forum di Cernobbio. I fari sono puntati sulla manovra, "sarà una legge di bilancio ispirata, come quelle precedenti, alla serietà e alla responsabilità", il 'refrain' del presidente del Consiglio che sempre l'altro ieri ha annunciato la fine della stagione dei bonus.

 

I partiti della maggioranza preparano le proprie proposte, sul tavolo anche l'idea sulla quale punta Fdi di una flat tax del 15% sugli straordinari, mentre FI insiste sulla necessità di intervenire sulle pensioni (quelle minime), tema 'sensibile' anche per la Lega che insiste su 'quota 41'. L'innalzamento del tetto della flat tax oltre gli 85mila euro è uno degli obiettivi della Lega, hanno fatto sapere oggi fonti del partito di via Bellerio, rilanciando il cuore dell'intervento del segretario Matteo Salvini al Forum Ambrosetti.

 

Al momento nel governo e nella maggioranza si attende di capire quali saranno gli spazi disponibili, anche se sono cresciute le entrate tributarie tra gennaio e luglio (19 miliardi in più dell'anno scorso) il responsabile dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha chiarito che occorre prudenza, "non c'è nessun tesoretto". Insomma un passo alla volta, entro metà settembre Giorgetti presenterà in Cdm il piano strutturale di bilancio. Sui contenuti della legge di bilancio si stringerà nei prossimi giorni (oggi tra l'altro i leader della maggioranza dovrebbero vedersi anche per chiudere sul candidato del centrodestra in Liguria) mentre ieri Forza Italia ha dato la propria disponibilità al confronto richiesto dall'opposizione, "a patto che alle parole seguano i fatti".

FI non arretra sullo ius scholae

Intanto proprio il segretario del partito azzurro, Antonio Tajani, ha rilanciato la battaglia sul fronte dei diritti. "Guai se abbiamo paura di concedere diritti meritati: saremmo un centrodestra oscurantista che non si rende conto dei cambiamenti della società", ha detto il responsabile della Farnesina, riferendosi al dibattito sullo ius scholae

 

 Insomma, nessuna intenzione da parte di FI di arretrare, "nessuno sbandamento a sinistra. Dobbiamo avere un centrodestra moderno", dice il ministro degli Esteri. La proposta di attribuire la cittadinanza dopo dieci anni di scuola per integrare figli di persone immigrate regolari o persone rifugiate come ucraini (c'è anche l'ipotesi di un esame di italiano) dovrebbe essere presentata dagli azzurri (ci stanno lavorando i due capigruppo) entro fine mese. Lo ius scholae non è nel programma del centrodestra (per evitare un corto circuito si potrebbero muovere i pontieri, una delle ipotesi di compromesso - dice una fonte parlamentare - potrebbe essere quella di permettere la presentazione della domanda dopo l'obbligo scolastico, a 16 anni, con un taglio sui tempi in modo che a 18 anni possa essere subito riconosciuta la cittadinanza) e la Lega continua a chiudere: "La cittadinanza - ha sottolineato il numero due del partito di via Bellerio, Andrea Crippa - si conquista con un percorso di vita e di integrazione nella società e di rispetto nei nostri valori storici e culturali. La cittadinanza non si regala".

Frizioni sulla sicurezza

Anzi, gli 'ex lumbard' rilanciano. "L'urgenza di Forza Italia è dare ancora più cittadinanze agli stranieri? Nonostante l'Italia sia il Paese europeo che già concede più cittadinanze in assoluto? Per la Lega invece è urgente una legge per toglierla, la cittadinanza, agli stranieri che commettono reati in Italia", ha detto il sottosegretario agli Interni, Nicola Molteni. La Lega potrebbe presentare - i termini scadono domani - un emendamento al ddl sicurezza da votare in Aula.

 

La discussione sul provvedimento licenziato dalla Commissione prima della pausa estiva partirà nell'emiciclo di Montecitorio martedì sera. E si prevede fibrillazione anche sul tema delle detenute madri (FI sta preparando una modifica che potrebbe anche essere votata a scrutinio segreto) e dello stop alla cannabis light, con l'eventualità di specificare meglio la norma dopo le proteste della filiera della canapa (anche Coldiretti ha espresso più volte la necessità di tutele per gli agricoltori che producono canapa in piena legalità).

 

Ma sono diversi i dossier aperti sul tavolo del centrodestra, tra questi il rinnovo dei vertici Rai. Si dovrebbe andare verso un rinvio del voto, in calendario per il 12 settembre, per la nomina dei quattro componenti del Cda, considerato che non ci sono le condizioni per la convergenza in Commissione di Vigilanza Rai sul nome del presidente (FI punta su Simona Agnes). 

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