Come è andato l'incontro tra Leonardo e i sindacati sul futuro del sito di Grottaglie

5 mesi fa 67

AGI - Leonardo conferma per lo stabilimento di Grottaglie (Taranto) la linea di installazione del convertiplano, il velivolo AW609, in parte elicottero e in parte aereo, ma conferma anche la fermata di quattro mesi che sarà gestita attraverso la cassa integrazione ordinaria. È il dato che emerge dall'incontro di oggi tra azienda e sindacati nella sede di Unindustria a Roma, incontro cominciato nel pomeriggio e proseguito sino alla serata.

 

Ampia la delegazione di Fim, Fiom e Uilm presente al tavolo, mentre per Leonardo c'era anche il direttore delle Risorse Umane, Antonio Liotti, il quale ha ribadito la volontà dell'azienda di rilanciare il polo di Grottaglie, andando oltre la monocommitenza, rappresentata dalle fusoliere del Boeing 787, attraverso una soluzione industriale definitiva. Che consiste appunto nel portare a Grottaglie la seconda linea di assemblaggio del convertiplano, quella italiana, mentre la prima è negli Stati Uniti, a Philadelphia.

 

Confermata, quindi, la scelta aziendale dell'AW609, mentre continua la negoziazione tra le parti per la gestione della fase congiunturale. Quest'ultima è rappresentata dalla minore produzione di fusoliere per il 787 (a Grottaglie si fabbricano in composito la sezione centrale e quella posteriore centrale) a seguito del nuovo piano comunicato da Boeing. Piano di cui i sindacati hanno già evidenziato i numeri principali. Infatti si è passati da una previsione per il 2024 di 87 ritiri di fusoliere a 54, mentre per il 2025 si scende da 118 a 97.

 

Nel programma di Boeing, i ritiri da Grottaglie saranno 5 al mese sino a fine anno, 7 a gennaio-febbraio prossimi, 8 da marzo a dicembre 2025 e 10 dal 2025 in poi. Per Leonardo, quindi, bisogna allineare la minore richiesta di Boeing - investita negli Usa da vari problemi - col passo di produzione di Grottaglie, anche perché lo stabilimento ha un accumulo di fusoliere che va smaltito. Lo strumento utilizzato dovrebbe essere la cassa integrazione ordinaria e coinvolgerebbe solo la componente produttiva del sito legata al programma 787. Restano in discussione tra le parti le modalità organizzative, se chiusura temporanea della linea di produzione, oppure rallentamento della stessa produzione. Oggi al tavolo Leonardo ha auspicato di trovare un'intesa unitaria nel prossimo incontro del 15 luglio.

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