Cinecittà: Pd, preoccupazione per futuro degli Studios

4 mesi fa 87

AGI -  "Le dimissioni dell'amministratore delegato di Cinecittà, Nicola Maccanico, creano molta preoccupazione sul futuro degli stabilimenti cinematografici di Cinecittà. I risultati della gestione Maccanico sono stati molto positivi e hanno segnato un rilancio e riposizionamento degli studios nel mercato dell'audiovisivo. Anche grazie all'approccio industriale e di mercato che è stato portato avanti in questi anni, molte produzioni internazionali sono tornate a girare in Italia. Non conosciamo le ragioni che hanno portato Maccanico a questa decisione, siamo in ogni caso preoccupati e seguiremo con attenzione l'evoluzione e le prossime modalità e le scelte del governo per la nomina della nuova governance di una delle aziende culturali più importanti del nostro paese. La competenza deve guidare ogni scelta: Sangiuliano metta da parte gli amichettismi e le scelte di partito che hanno segnato il suo operato sinora". Così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi.

 

La lettera delle dimissioni

"Giungono alla fine tre anni intensi, pieni di sfide complesse e di soddisfazioni importanti". Con una lettera rivolta al presidente, ai consiglieri e ai sindaci di Cinecittà Nicola Maccanico rassegna con data odierna le sue dimissioni da Ad e Dg di Cinecittà Spa.

 

"Cinecittà non è solo uno dei marchi più noti del nostro paese e uno spazio fisico che rappresenta il concetto più alto e internazionale di creatività italiana - scrive Maccanico - insieme siamo riusciti a dimostrare che può anche essere un'azienda forte, competitiva, in grado di generare utili attraverso l'attrazione di grandi produzioni italiane e internazionali".
"I numeri del triennio sono la conferma più autorevole di questa trasformazione - prosegue - abbiamo raggiunto 100 milioni di fatturato industriale di cui 43ml di Art Department e Scenografie, abbiamo chiuso in utile gli ultimi due bilanci portando l'Ebit a superare i 2,5ml e abbiamo ospitato oltre 50 grandi produzioni. E restituiamo all'azionista, dato che mi rende particolarmente orgoglioso, un'azienda con un patrimonio netto che incrementa il capitale sociale iniziale di 1,2 milioni".


"Insomma il nostro lavoro ha mandato un messaggio chiaro all'industria audiovisiva italiana e internazionale - scrive Maccanico - il nostro paese può essere competitivo oggi come lo è stato nel suo passato più luminoso. Non siamo destinati solo celebrare quello che abbiamo rappresentato in un'epoca che non c'è più: in Italia si può costruire il futuro. E a proposito di futuro la crescita dimensionale ulteriore dell'azienda, garantita dallo sviluppo dei nuovi teatri attraverso il Pnrr, renderà ancora più complesso ma affascinante l'obiettivo di collocare definitivamente Cinecittà al centro del mercato internazionale della produzione. Ma è una sfida che si può vincere - aggiunge - adesso è invece arrivato per me il momento di immaginare nuovi orizzonti personali e professionali. Approfitto pero' di questa lettera per ringraziarvi della collaborazione che mi avete garantito in questi anni", conclude. 
 

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