Chi ha detto che la caffeina fa male al cuore?

1 mese fa 27

AGI - Un consumo moderato di caffeina potrebbe migliorare la salute del cuore per i pazienti con malattie reumatiche infiammatorie, riducendo il rischio di malattie vascolari, danni ai vasi sanguigni e conseguenze ad essi associati. Questo curioso risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Rheumatology, condotto dagli scienziati dell'Università La Sapienza, di Roma. Il team, guidato da Fulvia Ceccarelli, ha esaminato 31 pazienti affetti da lupus senza i tradizionali fattori di rischio cardiovascolare. I partecipanti hanno risposto per sette giorni a un questionario alimentare. A distanza di una settimana, i ricercatori hanno effettuato dei prelievi di sangue per misurare la salute dei vasi sanguigni.

Finora, le indicazioni cliniche per ridurre i rischi vascolari suggerivano di ridurre farmaci a base di cortisone e abitudini come fumare o assumere caffè. Il nuovo lavoro, tuttavia, suggerisce che i pazienti con malattie reumatiche infiammatorie potrebbero migliorare la salute vascolare attraverso la caffeina. Questa sostanza, presente nel caffè, nel tè e nel cacao, aiuta attivamente le cellule progenitrici endoteliali, il gruppo di cellule che aiuta a rigenerare il rivestimento dei vasi sanguigni e sono coinvolte nella crescita vascolare. Oltre al noto effetto stimolante, la caffeina esercita quindi un effetto antinfiammatorio, perché si lega ai recettori espressi sulla superficie delle cellule immunitarie.

Stando a quanto emerge dall'indagine, i partecipanti che consumavano caffeina erano associati a una salute cardiovascolare migliore. Gli scienziati hanno misurato le cellule endoteliali, che formano lo strato interno dei vasi sanguigni. "Questo lavoro - afferma Ceccarelli - rappresenta un tentativo di fornire ai pazienti informazioni precise sul possibile ruolo dell'alimentazione nel controllare la malattia. Sara' necessario confermare questi risultati attraverso studi longitudinali volti a valutare il reale impatto del consumo di caffè sul decorso della malattia". 

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