AGI - Appare complessa la partita per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti. Dopo quattro rinvii è infatti prevista per oggi la riunione dell'assemblea. A complicare l'iter sarebbe la difficoltà da parte del ministero dell'Economia (azionista di maggioranza di Cdp) nell'elaborare una lista con un numero sufficiente di donne, almeno quattro, per rispettare lo Statuto.
Tra le ipotesi al vaglio ci sarebbe anche la modifica dello Statuto in modo da ampliare il consiglio da 9 a 11 posti, inserendo quindi i "desiderata" ma includendo comunque un numero sufficiente di donne per il rispetto della legge Golfo/Mosca.
Da qui la decisione di oltre 80 professioniste e consigliere di alto livello di scrivere un appello, al Corriere della Sera, per non tornare indietro sulla questione della parità di genere.
Il testo della lettera
Abbiamo appreso con stupore indiscrezioni su alcune proposte di riduzione delle quote di genere per facilitare il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) o di utilizzo di altri meccanismi di calcolo per ridurre nella sostanza la componente femminile nel CDA. In merito, le sottoscritte con esperienze di consigliere di amministrazione desiderano esprimere alcune considerazioni.
È innegabile che esista in Italia una molteplicità di ottime professioniste alcune che già ricoprono il ruolo di consigliere di società quotate o rilevanti società non quotate, le quali possiedono l'esperienza e le caratteristiche necessarie per essere considerate dal Ministero dell'Economia e Finanze (MEF) per il prossimo rinnovo del CdA di CDP, come di altre società strategiche per il nostro Paese.
La motivazione alla base della riduzione delle quote di genere non è e non può essere la mancanza di possibili candidate. Inoltre, tale riduzione rappresenterebbe un segnale negativo da parte del Governo riguardo alle pari opportunità ed alla tutela del genere meno rappresentato, facendo compiere al nostro Paese un passo indietro rispetto ai progressi compiuti grazie alla legge Golfo Mosca che è stata presa a modello da altri paesi in Europa.
È fondamentale che gli azionisti di CDP diano l'esempio per affermare l'importanza della diversità e dell'inclusione garantendo nel Consiglio di amministrazione dell'istituzione una congrua rappresentanza di genere ispirata a criteri di merito e competenza.
Per il bene del Paese non torniamo indietro.
Cordiali saluti
L'elenco delle firmatarie
Alessandra Bucci
Alessandra Furioso
Alessandra Stabilini
Angela Cossellu
Anna Chiara Svelto
Anna Doro
Anna Paola Negri Clementi
Antonella Alfonsi
Antonella Grassigli
Antonella Negri Clementi
Barbara Graffino
Cinzia Pellegrino
Claudia Ciacci
Claudia Ricchetti
Crisitna Repetto
Cristina Finocchi Mahne
Cristina Manara
Dany Biagi
Daria Langosco
Diana Vaturi
Donatella Catapano
Elisabetta Magistretti
Enrica Maria Ghia
Fabiola Pellegrini
Federica Mantini
Francesca Paludetti
Francesca Parente
Fulvia Nannini
Gaia Van der Esch
Giulia De Martino
Giuliana Mattiazzo
Irene Boni
Laura Donnini
Licia Soncini
Lisa Vascellari
Lorenza Morandini
Lucrezia Reichlin
Luisella Bosetti
Maria Chiara Malaguti
Mariafrancesca De Leo
Maria Francesca Talamonti
Maria Giovanna Calloni
Maria Martoccia
Maria Pisenti
Maria Saporito
Marilisa D'Amico
Maurizia Iachino
Milena Prisco
Monica De Paoli
Monica Lucarelli
Paola Bonomo
Paola Camagni
Paola Di Rosa
Paola Giannotti De Ponti
Paola Profeta
Paola Sapienza
Paola Schwizer
Patrizia Rutigliano
Piera Tula
Romina Guglielmetti
Rosa Cipriotti
Sabrina Bernardi
Sabrina Valenza
Sandra Mori
Sara Di Mario
Sara Fornasiero
Serena Gatteschi
Silva Stefini
Silvia Bocci
Silvia Lanfrancotti
Silvia Pugi
Simona Perissinotto
Simona Scarpaleggi
Simona Scarpaleggia
Stefania Bosio
Stefania Mancino
Stefania Mancino
Susanna Zucchelli
Tiziana Merlino
Valentina Manfredi
Valeria Manieri
YeSeul Kim