AGI - Si susseguono a ritmo incessante gli omaggi a Pippo Baudo. "Caro Pippo, ora che comparirai al Supremo cerca di non dire 'l'ho scoperto io'. Con immenso affetto, Beppe", scrive Beppe Grillo sui social. "Ciao Pippo, sei sempre un grande spettacolo", scrive Gianna Nannini. - "Un maestro, direi quasi di altri tempi, un caro amico", ha detto Massimo Lopez arrivando alla camera ardente al teatro delle Vittorie.
"A giugno, per il tuo compleanno, non ero riuscita a raggiungerti telefonicamente per farti gli auguri e questo mi aveva impensierito.Ho sperato tanto che questo momento non arrivasse mai, ma Sei stato il mio maestro e il mio papà artistico. Grazie a te la mia vita è stata piena di soddisfazioni e i miei sogni di bambina si sono avverati", scrive Lorella Cuccarini. "Lavorare al tuo fianco e imparare da te - aggiunge - è stato un privilegio unico, perchései e sarai sempre il numero 1. A te, il mio eterno grazie. Per tutto. Ti voglio un mondo di bene. A Dio".
Baglioni, ci ha scoperto e ora siamo scoperti
"Ci ha scoperto tutti e tutti, senza di lui, siamo più scoperti. Era attento, curioso, appassionato, laborioso, versatile, spiritoso, colto, meticoloso". Così Claudio Baglioni ricordando Pippo Baudo.
"Era tante cose - aggiunge - molte di più delle tante che ha fatto. Sarebbe riuscito a far bene anche altro, oltre la tv, se questa non l'avesse accaparrato. È stato un grande. SuperPippo. Davvero il più grande. È stato grandioso".
Conti: "Si è spenta la tv, maestro insostituibile"
"Si è spenta la tv, per me personalmente si è spento un faro, un punto di riferimento importantissimo. Pippo Baudo è stato uno di quei personaggi che passano alla storia e quindi non ci lasceranno mai, per tutto quello che ci ha regalato". Lo ha detto Carlo Conti dopo la visita alla camera ardente di Pippo Baudo al Teatro delle Vittorie di Roma. "È stato un grande esempio - ha aggiunto - perché ha trasformato il presentatore in conduttore, cioé in colui che detta i tempi del programma. Non esistono eredi, è impossibile esserlo: Baudo non ha eredi, era troppo grande. Quando mi dicevano che 'baudeggiavo', per me era il più grande complimento, come dire a un calciatore che aveva battuto una punizione come Maradona".
Benigni, con lui tv prodigiosa e allegria sfrenata
"Con lui e grazie a lui momenti di spettacolo televisivo prodigiosi di un'allegria sfrenata e di una gioia incontenibile. Bravissimo. Un grande professionista. Grazie caro Pippo". Lo afferma in una nota Roberto Benigni ricordando Pippo Baudo.
Orietta Berti, un pioniere e inventore della tv di oggi
"Insieme al caro Mike Bongiorno, Corrado, Costanzo, Tortora e Vianello, Pippo è stato un pilastro della storia della televisione italiana che ormai non c’è più ma rimarrà di grande esempio. Un vero pioniere e inventore della tv di oggi". Così Orietta Berti ricorda Pippo Baudo.
"Talmente tanti i ricordi vissuti con il caro Pippo - prosegue - da Settevoci a metà anni '60 (entrambi giovanissimi), alla sua intuizione con i teatri tenda che facemmo insieme con il Circo Triberti a Milano in piazza Duomo per selezionare le voci nuove e ospitare grandi personaggi a Canzonissima, Un disco per l'estate e fino ai tanti Sanremo insieme. Ricordo poi il Sanremo del 1992 insieme a Giorgio Faletti. Abbiamo fatto insieme due sigle per Domenica In, La Balena e Tagliatelle. Pippo - racconta ancora la cantante - è anche stato uno dei promotori del mio brano 'La barca non va più', insieme al maestro Pippo Caruso: ricordo quando andai a Sanremo con i bambini. Siamo sempre rimasti in contatto perché sapeva che avrebbe potuto contare su di me, dalle ospitate in tv agli eventi benefici. Le ultime volte che ci siamo incontrati sono state a 'Che Tempo che fa', insieme a Giorgia, e al Teatro Antico di Capua per un evento di beneficenza di raccolta fondi per l'ospedale. Rimangono i ricordi e la sua vita dedicata alla tv e al pubblico".
Mogol, era una bravissima persona
"Era una bravissima persona". Lo ha detto ai giornalisti il celebre paroliere Mogol, a Senise (Potenza) dove è stata organizzata un'iniziativa per festeggiare i suoi 89 anni. "Mi è dispiaciuto molto, ma sicuramente sta bene anche dove è andato perché era una bravissima persona" ha concluso Mogol.
Ricky Tognazzi: "Non censurò mio padre"
"Pippo era straordinario non solo nella sua professione. Era non solo un conduttore, uno scopritore di talenti, ma un vero regista di stesso e dei suoi ospiti. Era persona amabile generosa e attenta. Rispondeva regolarmente alla tua chiamata, trovava sempre il tempo, era informatissimo sul tuo lavoro e quando ti invitava in trasmissione era imperativo che vedesse prima il film che stavi promuovendo. Non lasciava nulla al caso ma proprio per questo era pronto
all'improvvisazione.". Lo dice all'AGI Ricky Tognazzi, fra aneddoti e ricordi, ed in particolare di un episodio che coinvolse il presentatore e suo padre.
"Ricordo l'intervento di Ugo in occasione del suo film 'I viaggiatori della sera'. Papà era arrabbiatissimo perché avevano dato il divieto ai minori al film. E provocò parlando di censura, di marjuana, di Brigate rosse, (era reduce dalla beffa del Il Male dove avevano simulato il finto arresto di Tognazzi capo delle Br). Pippo che non era stato avvertito, resse il gioco, prese le distanze, non censuro' Ugo. Lo lasciò libero. Chiunque lo avrebbe fermato! Rimase un pezzo memorabile di tv", ha concluso il regista.
Eros Ramazzotti: "Mi hai cresciuto sul palco della vita"
"Ciao Pippo. Non mi hai cresciuto in casa, ma sul palco della vita. Con la tua voce rassicurante, con il tuo sguardo attento e la tua mano sicura, sei stato guida, maestro e confidente". Lo ha scritto nella notte sui social Eros Ramazzotti, in ricordo di Pippo Baudo scomparso a 89 anni. L'artista pubblica la foto che lo ritrae giovanissimo vincere il festival di Sanremo con accanto proprio Pippo Baudo. "Se il destino mi ha dato un padre di sangue - prosegue - tu sei stato il padre dell'anima artistica, quello che incoraggia, che apre porte, che crede quando gli altri dubitano. Grazie maestro, sarai sempre nei miei pensieri. Eros".
Renato Zero: "Figura rara di padre putativo, non dimenticarci"
"Sono Padri Putativi. Presenze necessarie a rendere un percorso di vita meno difficile e più costruttivo. Oggi sono figure più rare. Questo è uno dei motivi per il quale ci sentiamo più soli e scoraggiati nella scelta di una direzione e di una stabilità emotiva ed esistenziale", scrive Renato Zero. "Grazie Pippo per il tuo preziosissimo supporto. Un esempio il tuo - aggiunge - che saremo tenuti ad alimentare, affinché le nostre esperienze di vita servano ai più deboli e sconsolati. Ora siamo qui a pregarti, di non dimenticarci! Renato".
Ferilli, fu straordinario, mi prese che non ero nessuno
"Noi professionisti dello spettacolo dobbiamo sempre tanto a chi ci dà grandi possibilità, soprattutto possibilità di realizzare cose che restano, riuscite artisticamente o per riscontro di pubblico. Dipendiamo sempre da cosa facciamo e da cosa ci viene proposto e chi ci dà questa possibilità, ci dirige, ci contatta, ci chiama. Per questo non bisogna dimenticare, anzi avere un posto d'onore, per tutti quelli che ti chiamano quando non c'è nessuno, quando fai parte di un mondo che è anonimo: Baudo fece questo con me per la televisione e Sanremo (Garinei e Giovannini per il teatro e per la scena, come Ferreri e Virzi per il cinema)". Lo afferma Sabrina Ferilli ricordando Pippo Baudo.
"È per questo - aggiunge - che dico che per me è stato un uomo estremamente importante: mi ha preso che non ero nessuno e mi ha dato la possibilita', di calcare le scene di Sanremo quando faceva 30/40 milioni di spettatori. Quindi, per quanto mi riguarda, Pippo ha un merito straordinario nei miei confronti".